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Viganò sfida ancora Bergoglio e celebra messa: "Se voi tacete, grideranno le pietre"

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Il monsignor Carlo Maria Viganò, nelle stesse ore in cui il dicastero per la Dottrina della Fede faceva sapere della sua scomunica dopo la condanna per scisma, ha comunicato che avrebbe celebrato messa comunque. "Come ogni mese, anche questo Primo Venerdì dedicato al Preziosissimo Sangue celebrerò la Santa Messa per gli Amici e Benefattori della Fondazione Exsurge Domine", scrive su X il prelato con riferimento all'organismo da lui fondato per "difendere la Tradizione immutata e incorruttibile della Fede Cattolica" e "conservare e promuovere la liturgia tradizionale". "Assieme a loro, porterò ai piedi dell’Altare anche tutti coloro che hanno voluto esprimermi sostegno e assicurarmi le loro preghiere in questo momento. Invito tutte le persone di buona volontà a contribuire secondo i loro mezzi con una donazione alla Fondazione Exsurge Domine, in modo particolare la formazione tradizionale di sei giovani seminaristi", annuncia Viganò.

Insomma, dopo il pugno duro del Vaticano per le pesanti critiche a Papa Francesco che hanno portato alla condanna per scisma, Viganò non intende fermarsi. Sempre sui social il monsignore scomunicato aveva pubblicato il decreto de Dicastero per la Dottrina della Fede a suo carico, con un messaggio: "Ciò che mi è imputato come colpa per la mia condanna è ora messo agli atti, a conferma della Fede Cattolica che integralmente professo.  Ai miei Confratelli dico: 'Se voi tacerete, grideranno le pietre'", citazione dal Vangelo secondo Luca. 

 

 

Il Vaticano ha annunciato oggi la scomunica dell’arcivescovo ultraconservatore per aver rifiutato l’autorità di Papa Francesco. Viganò, 83 anni, che a giugno era stato convocato dalla magistratura della Santa Sede, è stato escluso dalla Chiesa cattolica per "il suo rifiuto di riconoscere e sottomettersi al sommo pontefice", afferma il Dicastero per la Dottrina della Fede in un comunicato.  Viganò si è distinto per aver preso molte posizioni accese contro Jorge Mario Bergoglio. Ha chiesto le dimissioni del Papa nell’agosto 2018, pubblicando un elenco scabroso di accuse sulla sua gestione degli abusi sessuali nella Chiesa. In particolare, ha accusato il Papa di aver protetto a lungo l’ex cardinale americano Theodore McCarrick.

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