Cerciello, pene dimezzate ai due americani. La rabbia di Gasparri: "Porterò il caso in Parlamento"
Pene dimezzate. I magistrati capitolini sono tornati a pronunciarsi sull’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Alla sbarra nel procedimento bis, ordinato nel marzo 2023 dalla Corte di Cassazione, c’erano ancora i due cittadini americani Gabriel Natale Hjorth per il concorso in omicidio e Finnegan Lee Elder in relazione alle sole aggravanti e per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale (da cui è stato assolto). Dopo circa quattro ore di camera di consiglio i magistrati hanno condannato a 15 anni e due mesi di reclusione Elder e a 11 anni e quattro mesi di carcere Hjorth. Una pronuncia ben diversa, rispetto a quella del primo processo di appello, nell’entità della pena (24 anni Elder e 22 a Hjorth), che ha scatenato feroci critiche.
"Sono indignato per la decisione della magistratura, dei giudici togati e popolari che hanno ridotto a pochi anni la condanna di Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, che uccisero in maniera atroce il maresciallo Cerciello, preso a coltellate a Roma il 26 luglio 2019", dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri. "Prima l'ergastolo, poi una condanna consistente, ora una pena irrisoria. Questa decisione come può essere giustificata? - ricostruisce il senatore azzurro - Il sentimento di rabbia dei cittadini nei confronti della giustizia cresce di fronte a decisioni del genere. Voglio stringermi alla famiglia Cerciello e a tutta l'Arma dei Carabinieri, offesa da una decisione incredibile. Drogarsi, acquistare droga, uccidere per futili e abietti motivi un servitore dello Stato può determinare una condanna così lieve? Porterò in Parlamento questa questione", promette Gasparri.
Il motivo è "perché la decisione, basata certamente sui tipici arzigogoli della giustizia, offende l'intera comunità nazionale, calpesta la dignità di tutto il comparto sicurezza-difesa, indigna la gente onesta che si sarebbe aspettata ben altre decisioni. Come dormiranno questi giudici che hanno preso questa decisione? Non avranno il rimorso di avere sostanzialmente premiato quelli che hanno stroncato la vita di un giovane servitore delle istituzioni? Sono esterefatto, indignato e profondamente arrabbiato", tuona Gasparri.