Angelo Onorato, l'esito degli esami sulla fascetta: la verità sui dna
Non ci sono tracce di Dna di persone estranee sulla fascetta plastica da elettricista trovata al collo dell’imprenditore Angelo Onorato, il cui corpo è stato rinvenuto il 25 maggio dalla moglie Francesca Donato e la figlia Carolina sulla circonvallazione di Palermo. È quanto hanno evidenziato anche gli ultimi accertamenti della polizia scientifica che confermano che l’architetto si sarebbe suicidato, come scrive il sito palermitano di Repubblica.
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Sulla fascetta trovata stretta al collo del professionista non ci sono tracce biologiche di persone estranee, ma solo il Dna dell’uomo e di chi gli ha prestato i primi soccorsi quel drammatico pomeriggio e della moglie che ha provato a soccorrerlo. Un ulteriore elemento che accredita la pista del suicidio, già avvalorata dall’autopsia svolta all’istituto di Medicina legale del Policlinico.
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"Non possiamo permettere di lasciare la Sicilia in mano a chi risolve con l'odio e la morte i problemi, in questa città c'è tanto odio ma c'è ancora più amore, dobbiamo ricordarcelo sempre e fare in modo che l'amore trionfi su questo odio maledetto. Voglio che le vostre preghiere, oltre a essere per Angelo, che è già in paradiso senza neanche passare dal purgatorio, per me e per i suoi familiari per darci la forza, pregate tutti perché sia fatta e giustizia, perché è il minimo verità che vogliamo e di cui abbiamo bisogno per superare questa tragedia e per dare un futuro e una speranza a questa città e a tutta la Sicilia”, le parole dell'europarlamentare durante i funerali del marito che si sono celebrati a fine maggio nella Cattedrale di Palermo. Sin dall’inizio i familiari sostengono che il 54enne architetto non si sia suicidato.