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La finanza verde sale sul binario

Leonardo Ventura
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L’ultima operazione finanziaria, in ordine di tempo, del Gruppo Fs è una linea di credito da 3,5 miliardi che rappresenta la più grande di sempre per il gruppo. Ma per raggiungere l’ambizioso obiettivo della carbon neutrality al 2040 Fs sta spingendo sempre di più verso l’utilizzo di strumenti di finanza sostenibile per finanziare numerosi progetti del gruppo che contribuiscono al miglioramento delle performance in ambito Esg. Ne sono una prova i nove green bond emessi dal Gruppo dal 2017 ad oggi e il green loan di 100 milioni con Bbva dedicato al finanziamento di progetti conformi alla tassonomia Ue e più in particolare agli investimenti legati alla rete ferroviaria. «Il ricorso a strumenti di finanza sostenibile – spiega Marco Fossataro, Chief financial officer del Gruppo Fs – conferma e motiva il nostro impegno al raggiungimento degli obiettivi climatici e sociali, rafforzando l’ambizioso piano di sviluppo di reti e trasporti, con una strategia finanziaria rispettosa dei criteri Esg».

LA STRATEGIA Fs ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, anticipando di 10 anni gli obiettivi europei che prevedono il target di zero emissioni al 2050 offrendo soluzioni di trasporto collettivo e intermodale in grado di ridurre le emissioni inquinanti e climalteranti, a beneficio dell’ambiente, della salute pubblica e della qualità della vita. Le azioni per ricoprire questo ruolo, iniziative concrete e pienamente realizzabili per una costante e rapida decarbonizzazione, si muovono nel perimetro tracciato dal Green deal europeo e dall’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile.

 

LA FINANZA GREEN La carbon neutrality passa anche dal rinnovo della flotta per il trasporto passeggeri e merci. L’ingresso di treni di nuova generazione – come il Frecciarossa 1000 per l’Alta Velocità, i treni Rock, Pop e Blues del trasporto regionale, nonché locomotive e i carri per il trasporto merci, – stanno incidendo ulteriormente sull’abbattimento di emissioni inquinanti e di anidride carbonica nonché sull’efficientamento energetico del Gruppo. Leve per agevolare la transizione verde sono quindi gli strumenti di finanza sostenibile (tra cui green bond o operazioni di finanziamento Sustainability-Linked). Questi prodotti garantiscono un vincolo di destinazione dei proventi verso progetti sostenibili oppure impegnano l’azienda al raggiungimento di determinati obiettivi, e incrementando la trasparenza nei confronti degli stakeholder attraverso la rendicontazione delle modalità di impiego dei fondi ricevuti, dei target ESG raggiunti e degli impatti ambientali e sociali dei progetti finanziati.

 

GREEN BOND Sono complessivamente nove i Green bond emessi dal Gruppo Fs dal 2017 ad oggi. Nel corso del 2023, Fs Italiane ha emesso tre green bond di cui due nel mese di maggio con la sua prima emissione dual tranche a 6 e 10 anni per un ammontare complessivo raccolto di 1,1 miliardi di euro, nonché a dicembre con la sottoscrizione da parte di Bei di un green bond da 500 milioni di euro dedicato all’acquisto di oltre 100 treni regionali. Grazie a queste emissioni Fs Italiane consolida il primato quale azienda italiana non finanziaria per titoli Green emessi, il cui valore nozionale in essere ad oggi ammonta a più di 5,5 miliardi di euro. Con i proventi dei titoli green emessi, Fs provvede al finanziamento di nuovi treni ultima generazione per l’Alta velocità, di nuovi treni regionali, di nuove locomotive e carri per il trasporto merci e relative spese di manutenzione, nonché investimenti relativi all’infrastruttura ferroviaria. Tra i progetti finanziabili tramite green bond, infatti, vi è anche il completamento della rete Alta velocità Torino-Milano-Napoli di Rfi. In questo modo i green bond emessi da Fs dal 2017 ad oggi – incluso il primo green bond mai sottoscritto dalla Bei (da 350 milioni di euro nel 2021) - permettono di coprire tutto il business ferroviario di gruppo contribuendo ad abbattere le emissioni di anidride carbonica e ad agevolare lo shift modale dal mezzo privato al treno.

 

FINANZIAMENTI SUSTAINABILITY-LINKED Negli scorsi giorni Fs ha stipulato una nuova linea di credito committed e revolving, di complessivi 3,5 miliardi di euro e con durata triennale, con un sindacato di nove banche ed istituzioni finanziarie. La linea di credito, sottoscritta con FS da Banca Popolare di Sondrio, Bnl-Bnp Paribas, Bper, CaixaBank, Cassa depositi e prestiti, Crédit Agricole Cib, Ing, Intesa Sanpaolo- Divisione Imi/Cib e UniCredit, è un prodotto sustainability linked, grazie alla previsione contrattuale di meccanismi di revisione del margine e della commitment fee al raggiungimento di target relativi a tre Key performance indicator (Kpi): la percentuale di investimenti allineati alla tassonomia Ue, l’intensità energetica intesa come rapporto tra il consumo energetico rispetto ai ricavi operativi del gruppo e l’incremento della percentuale di personale dipendente femminile rispetto al totale dei dipendenti. «La dimensione di questa linea – continua Fossataro – è una viva testimonianza dell’interesse del mercato verso il Gruppo Fs, riconoscendone il ruolo strategico per il Paese, e rappresenta un fondamentale strumento per soddisfare al meglio le molteplici esigenze di liquidità dei vari business. Abbiamo rinnovato il nostro forte impegno verso il mondo della sostenibilità e del sociale, rafforzando il committment verso obiettivi di carattere prettamente ambientale, nonché promuovendo e supportando l’eguaglianza di genere all’interno del Gruppo Fs».

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