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Udine, niente speranze per Tominaga Shimpei. In città dilaga la paura e il sindaco è sparito

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In serata dal Giappone arriveranno a Udine la moglie e il figlio tredicenne di Tominaga Shimpei, l’uomo aggredito in centro città venerdì notte che sta lottando tra la vita e la morte. L’ennesimo fatto di cronaca nera ha scatenato l’ira dei cittadini e dei commercianti udinesi che non ne possono più. La situazione è fuori controllo a differenza di quanto affermano le istituzioni locali, ogni giorno al calar del sole in città si registrano risse tra gruppi di ragazzi gran parte minorenni e di origine straniera. Ubriachi e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti durante il giorno si ritrovano nelle aree verdi limitrofe al cuore di Udine per poi verso sera recarsi in piazza San Giacomo che da salotto della città pare sia diventata il loro ring, dove armati di coltelli e cocci di bottiglia si affrontano. Ma a farne le spese non sono solo i componenti di queste baby gang ma anche comuni cittadini come Tominaga le cui speranze di vita sono purtroppo quasi nulle.

 

 

La gente non esce più serenamente di casa la sera, non c’è la percezione di insicurezza, c'è la paura vera e propria e la rabbia di vedere la città ridotta in queste condizioni. Ci si aspettava quantomeno che il sindaco De Toni intervenisse pubblicamente ma come spesso succede ha preferito mandare il suo vice a farsi intervistare dalla redazione del Messaggero Veneto, un discorso che certamente non ha rassicurato la popolazione. Ci si chiede anche come mai sempre più spesso gruppi di ragazzi arrivino in città a delinquere dal Veneto, come questi cinque personaggi ora in stato di fermo. Lo scorso mese un ragazzino di origine albanese è stato accoltellato alla gola in vicolo Brovedani in pieno centro storico da un altro straniero giunto in città dal trevigiano per un regolamento di conti. Preoccupa molto anche l’aumentare dello spaccio di sostanze stupefacenti che viene fatto alla luce del sole nel parco più grande della città, il Parco Moretti.

 

 

Dopo il summit tra prefetto, questore e sindaco, svoltosi in tarda mattinata, sono stati presi urgenti provvedimenti. Divieto di vendita di alcolici in bottiglia dopo le ore 21, divieto di somministrazione di alcolici in tutti i locali dopo le l’una di notte, rondoni misti a presidiare il centro città, Carabinieri, Polizia di Stato, Finanza, Vigili Urbani, Militari vigileranno a piedi il cuore di Udine. Presidio fisso militare in Piazza San Giacomo. Queste sono le nuove ordinanze decise, in molti si chiedono come mai non sia stato preso in considerazione il sistema di accoglienza dei minori, dove ci sono regole precise ma mai rispettate, dove i ragazzi sono lasciati allo sbando e senza regole. 

 

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