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Quindicenne ucciso nel parco: fermati due minorenni della "Pescara bene"

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Ci sono due fermati per l’omicidio del ragazzo di 17 anni, nato in Albania, avvenuto ieri sera nel parco Baden Powell a  Pescara. I due, secondo quanto apprende LaPresse, sarebbero due minorenni della Pescara bene, uno figlio di un noto avvocato e l’altro figlio di un sottufficiale dei carabinieri. Ancora al vaglio, da parte della sezione omicidi della squadra mobile di Pescara in movente del dell’ efferato delitto. Tra le ipotesi formulate dagli investigatori della squadra mobile della questura di Pescara, anche quella del regolamento di conti nell’ambito dello spaccio. Una violenta lite, cominciata in mezzo la strada e poi culminata in omicidio tra le sterpaglie del parco Baden Powell a Pescara. Tuttavia non si escludono altri moventi.

 

L’area dove è avvenuto l’omicidio si trova in una zona residenziale di Pescara. Secondo quanto apprende LaPresse, la polizia, coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni sta procedendo all’identificazione della vittima. Il cadavere del 15enne è stato ritrovato ieri sera e poco dopo sono stati fermati due minorenni sospettati di aver partecipato all’omicidio. I sommozzatori dei vigili del fuoco, arrivati all’alba da Ancona, hanno scandagliato, questa mattina, sul presto e per alcune ore, il tratto di mare interessato per cercare l’arma. I sub hanno cercato, anche tra la scogliera, il coltello con cui sarebbe stato compiuto il delitto, ma non sarebbe stato trovato nulla.  Come detto, i due presunti responsabili dell’omicidio del ragazzo di 17 anni sarebbero due ragazzi minorenni italiani: uno è figlio di un maresciallo dei carabinieri comandante di una stazione locale di un comune della provincia di Pescara, l’altro è figlio di un avvocato.

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