Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Caos Vaticano, scomunicate le suore "cioccolatine": si erano ribellate alla Chiesa

Stefano Canto
  • a
  • a
  • a

Scomunicate le clarisse del monastero di Belorado che hanno dichiarato di essersi «separate volontariamente» dalla Chiesa cattolica. Ad annunciarlo una nota dell’arcivescovo di Burgos, Mario Iceta. La scomunica riguarda dieci suore della comunità, essendo escluse cinque suore anziane e altre tre che nei giorni scorsi avevano lasciato il monastero. La decisione dell’arcivescovo è arrivata dopo la scadenza dell’ultimatum dato alle clarisse per presentarsi al Tribunale ecclesiastico ed esporre la loro posizione. Le suore non si sono presentate in aula affermando di non riconoscere l’autorità della Chiesa di Roma e hanno ribadito la loro volontà di separarsi in una nota pubblicata sul profilo Instagram che hanno aperto.

 

Con la scomunica le clarisse ora dovrebbero lasciare il monastero. Tutto è iniziato a metà maggio quando la badessa della comunità, Isabel de la Trinidad, ha reso pubblico un Manifesto cattolico di 70 pagine in cui comunicava la decisione delle suore di lasciare la Chiesa cattolica ponendosi sotto la tutela di Pablo de Rojas Sanchez-Franco, scomunicato nel luglio 2019 e fondatore della «Pia Unione di San Paolo Apostolo», setta che non riconosce il Concilio Vaticano II e ritiene che l’ultimo «vero papa» sia stato Pio XII. Da quel momento si è aperta la crisi con la Chiesa. L’arcivescovo di Burgos, Mario Iceta, è stato nominato commissario pontificio e incaricato dalla Santa Sede di gestire il caso.

Nei giorni scorsi aveva chiesto alle clarisse di consegnare le chiavi del monastero e aveva dato loro tempo fino a venerdì per presentarsi al Tribunale ecclesiastico per esporre la loro posizione. Le suore però si sono rifiutate. Secondo quanto trapelato sui media spagnoli, più che una decisione dovuta alla fede, la separazione dalla Chiesa di Roma potrebbe essere motivata da una controversia su un’operazione immobiliare, ovvero l’acquisto del monastero di Orduña, nei Paesi Baschi, gestito dalla stessa comunità di suore. Non solo, dubbi sono stati sollevati anche sul ruolo avuto dalla badessa della comunità, il cui mandato è scaduto il 29 maggio, nel convincere le altre sorelle.

 

La badessa ha smentito le accuse pubblicando su Instagram alcuni video in cui si vedono le clarisse sorridenti, in armonia e in compagnia dei loro parenti. La scomunica delle suore badesse è arrivata all’indomani dell’accusa di scisma nei confronti di monsignor Carlo Maria Viganò, ex nunzio in Usa, convocato dall’ex Sant’Uffizio con l’accusa di scisma. Ieri in una nota il monsignore ha precisato di «non avere alcuna intenzione di sottopormi ad un processo farsa in cui coloro che mi dovrebbero giudicare imparzialmente per difendere l’ortodossia cattolica sono allo stesso tempo coloro che io accuso di eresia, di tradimento e di abuso di potere».

Dai blog