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Udine, ancora far west in centro: un ferito gravissimo nella rissa tra bande di giovani

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Rischia la vita il 50enne che a Udine, davanti a un locale di kebab in via delle Pelliccerie, ha tentato di sedare una rissa tra bande di giovani ed è stato colpito da un pugno. I fatti sono avvenuti alle tre e mezza della notte tra venerdì 21 e sabato 22 giugno. L'uomo, di origine giapponese, era intervenuto per sedare la lite che ha coinvolto almeno cinque ragazzi dopo aver sentito urla e schiamazzi. Ma uno dei giovani lo ha preso a pugni, il 50enne è caduto a terra e ha battuto violentemente la testa al suolo. È ricoverato in gravissime condizioni e rischia la vita. A soccorrere l’uomo, personale della Sores che lo ha trasportato all’ospedale Santa Maria della Misericordia in codice rosso. Sul caso indaga la Polizia.  Secondo quanto trapela, sarebbero state fermate cinque persone:  due veneti, due ucraini e un magrebino. Tra questi ci sarebbe il giovane che, in base ai primi accertamenti, avrebbe sferrato il pugno. La questura sta acquisendo in queste ore i filmati di sorveglianza della zona e sentendo i testimoni.

Il far west di via delle Pelliccerie non è un caso isolato. Udine da tempo sembra essere piombato in una spirale di violenza giovanile e degrado con vari episodi che coinvolgono spesso stranieri. Pochi giorni fa, il 17 giugno, è stata predisposta una misura cautelare di collocamento in Comunità nei confronti di cinque minorenni, sospettati di aver partecipato alla maxi rissa di vicolo Brovedan, nel corso della quale due giovani erano rimasti feriti in modo grave. Secondo la ricostruzione degli inquirenti è stata una “spedizione punitiva” organizzata da alcuni giovani stranieri residenti a Udine per vendicarsi di commenti offensivi fatti da un giovane di origini albanesi. 

In questo contesto infiamma la polemica sulla sicurezza cittadina. Ha provocato critiche rumorose da parte della Lega la presenza del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, alla Festa del sacrificio, organizzata giorni fa in un padiglione del quartiere fieristico a Martignacco.  La coordinatrice provinciale della Lega giovani Giulia Agostinelli ha commentato: "Comprendiamo la sua presenza a questo evento , ma quello che lascia perplessi e basiti è il fatto che il primo cittadino si sia messo a pregare scalzo assieme a tutti i presenti. Di conseguenza, viene da domandarsi quale sia l'esempio di integrazione professato da De Toni. Ci viene da pensare che quest'ultima sia a senso unico, sembra essere infatti solo lui a integrarsi con la comunità islamica e non viceversa".

 

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