bracciante morto

Satnam Singh, il datore di lavoro era già indagato da 5 anni per caporalato

Il Tg di La7 ha mostrato in esclusiva nell’edizione delle 20 un documento da cui emerge che Renzo Lovato, padre di Antonello Lovato, il trentasettenne che ha abbandonato davanti casa il bracciante indiano Satnam Singh, 31 anni, dopo aver perso il braccio destro in un incidente sul lavoro nella sua azienda agricola di Latina, è indagato da 5 anni per reati di caporalato. Ad annunciarlo, nei giorni in cui è esplosa la polemica a seguito della morte dell'uomo, è stato il direttore Enrico Mentana su Facebook. «Ecco, come avevamo denunciato, l’evidenza del fatto che un esteso e sistematico regime di caporalato dominava le campagne dell’agro pontino - scrive nel post il giornalista - e che l’azienda per cui lavorava trattato in modo inumano Singh Satman ne era un esempio notorio. Proprio Renzo Lovato, quello che ha provato a dire che Satman ’ha compiuto una leggerezza che è costata cara a tutti’, è indagato da 5 anni per reati di caporalato. Questo documento sarà mostrato nel TgLa7 di stasera. Leggerlo non può che fare indignare ancora di più: perché tutto era già risaputo».