Giulia Cecchettin, "il pieno, i lacci, la spugna": l'elenco choc di Turetta
I regali rifiutati, la rabbia che sale quando capisce di averla persa, il coltello che affonda mentre lei grida aiuto e tenta di parare i colpi. Nell’agghiacciante racconto di Filippo Turetta, ricco di particolari, traspare l’angoscia degli ultimi momenti di vita di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo (Padova) laureanda in Ingegneria biomedica uccisa dall’ex fidanzato e compagno di studi. Nel carcere di Verona, durante l’interrogatorio davanti al pubblico ministero di Venezia Andrea Petroni, il giovane ricostruisce la serata trascorsa con la giovane e ammette di averla uccisa "guardandola negli occhi". Sempre nel programma di Rete 4 ci si è soffermati su una nota che Turetta avrebbe scritto prima dell'atroce atto e che potrebbe essere la chiave di volta per la giustizia.
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Il file sarebbe stato creato 4 giorni prima di quell’11 novembre 2023 e poi aggiornato con delle spunte accanto a ogni punto dell'elenco: “Fare il pieno, controllare sportelli, ferramenta, lacci di scarpe, calzini, sacchetti immondizia, nastro adesivo, legare sopra caviglie e sopra ginocchia, spugna bagnata in bocca, coltello”. È questa la lista choc che Turetta avrebbe pensato per uccidere Cecchettin. Elementi, questi, che potrebbero smentire parte della narrazione offerta dall'omicida.
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Tutti gli oggetti presenti nell'auto sarebbero stati predisposti con largo anticipo. Fatto, questo, che potrebbe contribuire ad allontanare del tutto l'ipotesi del raptus. “I vestiti sporchi di sangue li ho cambiati con altri che avevo in macchina. In auto ho sempre un cambio, coperte, qualcosa da mangiare e da bere”, aveva detto il ragazzo, aggiungendo anche che lo scotch trovato dagli inquirenti fosse un oggetto sempre presente nella sua vettura e che servisse per la tesi di Giulia.