vademecum
Si può portare cibo negli stabilimenti balneari? Dona spiega cosa fare se c'è il divieto
Ogni estate il dilemma si ripropone: si può portare il proprio cibo in spiaggia, anche negli stabilimenti che vietano espressamente di farlo? A rispondere alla domanda è Massimiliano Dona, presidente di Unione Nazionale Consumatori. L'avvocato e giornalista in un video pubblicato su suo canale Instagram spiega che nella spiaggia libera il problema non si pone, ma non bisogna dimenticare le regole del vivere civile e del rispetto reciproco: "Si può sicuramente portare il proprio cibo ma non occupare con tavolate lo spazio che deve essere fruibile da tutti". Invece è ben più complessa la situazione all'interno degli stabilimenti balneari.
"Spesso i gestori provano a vietare l'accesso con il cibo mettendo dei cartelli" che vietano introdurre alimenti portati da casa, spiega Dona. Si può fare? "I cartelli sono del tutto illegali perché nulla può vietare a chi è cliente di uno stabilimento di accedere con la sua bottiglietta d'acqua, con il suo panino, con la sua insalata o la pasta fredda", spiega l'esperto. Anche qui ci sono però dei limiti. "Una cosa diversa è portare grandi borse frigo - spiega Dona - è chiaro che il gestore di uno stabilimento balneare che vede accedere una famiglia con quattro ingombranti in borse frigo potrebbe fare delle storie", anche perché possono creare complicazioni alla circolazione sotto gli ombrelloni, afferma l'esperto. Detto questo, "il divieto di introdurre cibo è illegittimo e lo stabilimento non può imporre di usare il suo bar e il suo ristorante", ma il consiglio è chiaro: "Non esageriamo, apparecchiare sotto i lettini e fare una tavolata stile Ferragosto andrebbe evitato...".