Maturità, Valditara anticipa: "Prima prova? Interessante. Seconda? Non difficile"
Ormai ci siamo. Domani, mercoledì 19 giugno alle 8.30, inizia l'Esame di Maturità 2024. Sono 526mila gli studenti pronti a confrontarsi con la Prima Prova: il tema d'italiano. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, alla vigilia dell’Esame di Stato ha risposto alle domande degli studenti. Valditara ha voluto rassicurare i maturandi sul senso delle prove, facendo anche chiarezza su alcuni dubbi emersi nelle ultime settimane. Lo riporta skuola.net, portale che rende note anche alcune anticipazioni fornite dal ministro. Le tracce dello scritto di Italiano? «I maturandi le troveranno interessanti». Quelle della seconda prova, sulle materie d’indirizzo? «Non particolarmente difficili, non inquieteranno lo studente medio». L’orale? «Non sarà nozionistico, auspico che si svolga in una forma molto dialogica e serena, infatti è la raccomandazione che abbiamo dato anche ai commissari».
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Durante l’intervista, il ministro ha affrontato anche il suo passato, da studente del liceo classico, con 56/60 come voto di diploma. Facendo pure una proiezione sul futuro dell’esame di Maturità che, secondo lui, ancora oggi ha senso perché rappresenta una «cesura» tra l’adolescenza e l’età adulta, quando cioè si diventa «cittadini responsabili». Il ministro ne ha anche approfittato per chiarire definitivamente alcuni dubbi, come quello relativo al Capolavoro dello studente, che una buona parte dei maturandi - 1 su 2 secondo un sondaggio di Skuola.net - riteneva fosse collegato all’esame di Stato: «Una fake news- commenta Valditara- che noi però abbiamo sempre smentito. Il Capolavoro è piuttosto uno strumento per far capire al giovane e ai suoi insegnanti quali sono le sue reali potenzialità». Valditara ricorda, infatti, che «leggendo le carte era chiaro sin da subito che non c’entrava nulla con l’esame. Poi però si è diffusa la voce che andava preparato per la Maturità. Ci sono stati addirittura parlamentari che hanno attaccato il ministro dicendo che lo avevo prima introdotto all’esame per poi fare un passo indietro».
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Una ricostruzione fantasiosa, secondo Valditara: «Il Capolavoro- sottolinea- va di pari passo con l’idea della personalizzazione dell’esperienza scolastica. Tanto è vero che andrebbe predisposto anche negli anni precedenti. Per evidenziare le curiosità, i sogni e le predisposizioni dello studente, per poi potenziarli. È un modo per far emergere i talenti dei giovani. Lo abbiamo detto chiaramente nella circolare del dicembre del 2022, quella che ha introdotto anche il docente tutor. Non abbiamo mai detto che il capolavoro sarebbe stato richiesto come una nuova tesina alla maturità». Il consiglio di Valditara, a proposito di agitazione, è di lasciare da parte l’ansia e godersi l’evento: «Il vostro nemico principale- afferma- è lo stress. Oggi rilassatevi, quello che avete imparato ormai lo sapete. Siete ragazzi eccezionali, abbiate la consapevolezza del valore che c’è in ognuno di voi». Un appello alla serenità che si estende anche alla prova orale, che non sarà un «esame nozionistico». Anzi, Valditara auspica «che tutto si possa svolgere in una forma quanto più dialogica e in un clima di serenità». Tradotto in termini pratici, i commissari hanno la facoltà di porre domande sulle materie di loro competenza ma nel contempo sono invitati a far emergere nel colloquio «la maturità e la consapevolezza acquisita».