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Salis e la casa occupata, scoppia la bufera. I legali: "Mai denunce". Ma l'Aler conferma

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Rita Cavallaro
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Ilaria Salis, la maestra ai domiciliari in Ungheria e candidata con Avs, è finita nel polverone per un debito di 90mila euro su una casa popolare a Milano, occupata dal novembre 2008 al febbraio 2022, quando sarebbe arrivato l'avviso di sfratto. A rivelarlo Libero e Il Giornale. «È certo che Ilaria non abbia mai ricevuto alcuna citazione né in sede civile né in sede penale perla presunta occupazione. Né ha mai ricevuto alcuna richiesta di pagamento in merito», scrivono gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, difensori di Salis. Eppure nel documento Aler, sotto al nominativo della Salis è riportato il prospetto dei presunti debiti e l'ammontare di 90mila euro.

 

 

E l’azienda per l’edilizia residenziale lombarda ieri ha confermato che, riguardo all’occupazione avvenuta nel 2008, aveva «presentato denuncia querela nei confronti degli occupanti, ai sensi degli articoli 633 e 635 del Codice Penale, nonché attivato i procedimenti amministrativi finalizzati al rilascio e recupero dell’alloggio in questione». Non solo, l’Aler spiega che «nel quartiere Alzaia Naviglio a causa di una forte presenza di illegalità e di centri sociali non autorizzati, esiste un complesso problema di ordine e sicurezza pubblica riconosciuto da tutte le Istituzioni» e per questo motivo «ogni azione di sgombero o allontanamento nei confronti di occupanti abusivi è oggetto di approfondita pianificazione in Prefettura». La notizia scatena la polemica. «Si tratta di una morosità per l’affitto di alcuni appartamenti. La notizia è stata pubblicata con tanto di documentazione. Evidentemente la coppia Fratoianni-Bonelli ci tiene a proporre ad ogni elezione candidati più che discutibili», dice il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

 

 

«In occasione delle politiche ha portato in Parlamento Soumahoro», ricorda il forzista, «i cui familiari sono adesso sotto indagine per vicende riguarlo stesso Soumahoro appare tutt’altro che credibile per la gestione di raccolte fondi. Dopo Soumahoro, ora la Salis, sotto processo in Ungheria a causa dell’appartenenza a gruppi di estremisti accusati di gravi colpe, sarebbe anche una campionessa della morosità italiana», precisa Gasparri. «Strana forma di solidarietà con i più deboli, che avrebbero loro diritto agli appartamenti che sono stati assegnati alla Salis in Italia e per i quali la stessa non avrebbe pagato l’affitto. Il padre», prosegue il senatore azzurro, «impegnato a insultare il governo a scopi elettorali, ingrato per l’impegno dell’esecutivo a sostegno della figlia, dice di non sapere nulla di questa vicenda».

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