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Milano, rivolta nel carcere minorile Beccaria: detenuti asserragliati nel cortile

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È in corso una nuova rivolta dei detenuti nel carcere minorile Beccaria di Milano. Sembra non esserci pace nell’istituto scosso nelle settimane scorse dagli arresti e dalle sospensioni di 21 agenti della polizia penitenziaria accusati di torture e violenze nei confronti dei giovani reclusi. Il 7 maggio scorso, nei giorni successivi al blitz della Procura, nella notte c’era stata una rivolta con distruzione di arredi e tentativi di evasione. Al momento i ragazzi si trovano nel cortile dell’istituto e la situazione parrebbe essersi placata. Sono presenti le volanti della Polizia. Stando a quanto si apprende, ad accendere la miccia sarebbe stata una sanzione disciplinare inflitta a un ragazzo dopo che nelle scorse ore uno dei reclusi avrebbe cercato di strangolare un agente della polizia penitenziaria.

 

 

«Violenta rivolta in atto da parte di alcuni detenuti», circa 70, nel carcere minorile Beccaria di Milano. Lo rende noto il Sappe, il cui segretario Alfonso Greco parla di una situazione «molto grave. Ci arrivano dal Beccaria segnali allarmanti di una crescente tensione. La situazione è molto critica e mi sembra evidente che c’è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’amministrazione della Giustizia minorile, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere tutelando gli agenti di polizia penitenziaria che vi prestano servizio». Secondo quanto si apprende, i giovani carcerati si sono rifiutati di tornare in cella e si sono asserragliati nel cortile della struttura, nel tentativo di portare avanti un'azione dimostrativa.

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