Pugni al militante di FdI nel Reatino, ecco il video dell'aggressione del presidente del Consiglio comunale
La guardia da boxeur navigato, poi i pugni, due sinistri sferrati sul volto del giovane militante di Fratelli d’Italia. Ecco il video, ottenuto da Il Tempo, che documenta l’aggressione del presidente del Consiglio comunale di Poggio Nativo, comune in provincia di Rieti, Pier Luigi Perpetua, ai danni di un ragazzo impegnato ad affiggere manifesti elettorali in vista del prossimo voto amministrativo.
I fatti sono avvenuti nella notte tra giovedì 23 e venerdì 24 maggio. Un gruppo di sostenitori del candidato sindaco della lista «Poggio Nativo Direzione Futuro» Gianluca Vagni sta affiggendo alcuni manifesti quando si incontra con un gruppo di sostenitori della lista dell’attuale sindaco di Poggio Nativo, ricandidato per un secondo mandato. Nel video che vi mostriamo si vede l’arrivo di Perpetua, probabilmente avvertito da qualcuno, che sferra un primo colpo nei confronti di un militante. Qualche istante dopo, un altro giovanissimo militante di Fratelli d’Italia viene colpito in volto ripetutamente sempre da Perpetua. Il giovane colpito indietreggia e prova a schivare i pugni, invano.
In questo video, mostriamo l’esatta dinamica di quello che è successo quella notte. Dopo i colpi, fortunatamente, volano solo parole grosse e non ci sono altri contatti fisici. Il giovane, che non ricopre ruoli politici o cariche istituzionali e per questo il suo volto è stato oscurato, come quelli degli altri presenti a eccezione di Perpetua, ha sporto denuncia per l’aggressione. «Tre ragazzi hanno iniziato a inveire contro di me, mi hanno minacciato e successivamente accerchiato per aggredirmi. A tale aggressione ho reagito per una difesa personale temendo per la mia incolumità», ha dichiarato in seguito Perpetua.
Il caso ha presto travalicato i confini del comune del Reatino, provocando la ferma reazione di esponenti del centrodestra, dal deputato di FdI Paolo Trancassini («Il confronto politico può essere aspro ma deve restare nei limiti del rispetto reciproco e democratico senza sfociare nella violenza») al presidente della regione Lazio, Francesco Rocca: «Nel 2024 è impensabile un comportamento così violento durante la campagna elettorale per il proprio Comune. Per questo chiedo all'attuale sindaco di Poggio Nativo, Veronica Diamilla, di prendere le distanze dal presidente del consiglio Comunale del quale auspico le immediate dimissioni. Sono sempre dalla parte di un confronto democratico, con la responsabilità delle parti di non superare il limite, specie per chi ricopre incarichi istituzionali così importanti».
La sindaca civica sostenuta da liste di centrosinistra, dopo un commento interlocutorio, è finalmente intervenuta sulla vicenda con un post sul profilo Facebook del comune: «Un Sindaco ha il dovere di garantire la libera espressione e i pari diritti di tutti i suoi cittadini, mantenendo una posizione super partes. In merito ai recenti eventi del 23 maggio, sento il dovere di chiarire ulteriormente la mia posizione (…) prendo fermamente le distanze da qualsiasi forma di violenza, di aggressione, di intimidazione sia verbale che fisica», scrive Diamilla. «L'episodio in questione non doveva accadere», si legge ancora nel post in cui sottolinea: «Se emergeranno responsabilità all'interno della mia maggioranza, non esiterò a chiedere le dimissioni dei coinvolti». Dalle forze di sinistra, il solito assordante silenzio.