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Sardegna, il canile della vergogna tra gelo e fango: la denuncia della M5s Cherchi

Maria Elena Marsico
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Cucce di cemento senza pedane “dove fa freddissimo”, alcuni tetti bucati, e davanti solo il fango. È il racconto che la deputata del Movimento 5 Stelle, Susanna Cherchi, fa del canile di Fonni, in Sardegna, dove in inverno la temperatura scende anche a meno dieci gradi. “Con la pioggia, il caldo e la neve gli animali non sanno dove mettersi”, spiega. Sono circa 130 i cani presenti all’interno del rifugio, uno sarebbe malato, “sta perdendo tutti i peli” denuncia Cherchi.  I cuccioli all’interno di “Il cane Fonnese” dovrebbero aumentare – di circa 40 - ma “le cucce che stanno costruendo sono come prefabbricati”.

La parlamentare – che intanto ha fatto una richiesta di accesso agli atti – si chiede come a meno dieci gradi queste strutture possano essere un riparo. “Non c'è protezione, il pavimento rimane umido e bagnato”, sottolinea. A evitare che i cani siano separati dal cemento, secondo la descrizione di Cherchi, è “una mattonella 20 centimetri per 20. Pensavo fosse uno scherzo”. 

 

Ma l’aspetto sul quale più insiste la parlamentare è l’adozione. “Vorrei vedere se c’è una politica a riguardo”, dice. La sua preoccupazione è che sporchi di fango nessuno voglia prenderli con sé. Come Susy, un cane di grossa taglia di colore bianco. Ha cinque anni, il chip e non è sterilizzata. Nella fotografia che mostra Cherchi ha il muso per terra, il pelo lungo e grigio per lo sporco. Come si legge sul sito, hanno tutti bisogno di una famiglia. “Quando le persone arrivano al canile, i cuccioli fanno le feste. Sono contenti di vedere persone”, fa sapere la deputata, con la speranza che questi animali possano avere una vita dignitosa.

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