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Ilaria Salis in tribunale senza catene. La prima richiesta dopo i domiciliari

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Alla fine la cauzione è arrivata in tempo e Ilaria Salis è comparsa per la prima volta in tribunale a Budapest senza catene a mani e piedi, ma con una cavigliera, il braccialetto elettronico previsto per gli arresti domiciliari che le sono stati concessi dai giudici ungheresi. Quella di oggi è la terza udienza del processo che la vede accusata di aver partecipato al pestaggio di alcuni neonazisti insieme alla "Banda del martello", un'organizzazione di estrema sinistra. 

 

L'insegnante 39enne candidata alle europee con Alleanza Verdi-Sinistra è arrivata nel tribunale di Budapest facendosi strada attraverso una grande folla, soprattutto stampa italiana e sostenitori, che l’attendeva all’ingresso del palazzo. "Oggi non voglio e non posso fare dichiarazioni, c’è il processo", ha detto come riporta il Corriere, "voglio solo ringraziare tutti". Salis ha lasciato il carcere di Gyorskocsi utca ieri mattina. Il primo desiderio è stato una pizza margherita e una birra, consumati insieme al padre. 

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