Rai, "nessuna censura per Scurati". Soldi fa chiarezza e il Pd insorge
Nessuna censura. La Rai mette un punto sul caso Scurati. Nell’audizione, tenutasi in commissione di Vigilanza, la presidente Marinella Soldi, spiega come l’azienda non aveva alcuna intenzione di boicottare il monologo dello scrittore campano. Allo stesso modo, però, critica l’atteggiamento della conduttrice Serena Bortone, che mediante un post, avrebbe lanciato un allarme, nei fatti infondato. Secondo la dirigente di Viale Mazzini, ci sarebbe stata una vera e propria violazione della privacy: «C’è stato un danno alla Rai per come è stata gestita la vicenda, sia da un punto di vista sostanziale che della comunicazione». Si parla, infatti, di comportamenti inusuali e avvenuti da un certo in momento in poi.
Chiarito, intanto, il fraintendimento con l’ad Roberto Sergio, in precedenza finito nel mirino per aver dato una versione parziale dell’accaduto: «La sua ricostruzione dei fatti è nella sostanza corretta, anche se l’audit restituisce un’immagine della vicenda più complessa, con disallineamenti operativi e di comunicazione all’interno della direzione editoriale competente, legati a una timeline degli eventi molto precisa».
L’audizione, fortemente voluta dal Nazareno, comunque, finisce col riaccendere il dibattito tra maggioranza e opposizione. Per Fratelli d’Italia le parole della Soldi sono una «doccia fredda per la sinistra, che sperava di continuare a speculare su una polemica montata ad arte». Ci va ancora più duro il capogruppo in Senato Lucio Malan per cui sarebbe stata smascherata «l’ennesima fake news» dei progressisti. Nonostante ciò, il Pd continua a non vederci chiaro, manifestando dubbi sulle parole della presidente Rai, che avrebbe ritrattato la sua versione «sotto pressione». In una nota si parla addirittura di «drastica inversione a U, che aumenta la confusione». I sostenitori di Elly chiedono di sapere chi ha revocato il contratto a Scurati, mascherando una censura con motivi editoriali.
In commissione, dunque, va di scena un acceso botta e risposta tra le parti. Il principale momento di tensione è quando il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri mostra il contenuto della scaletta inviata ai vertici degli Approfondimenti, che confermerebbe, per filo e per segno, quanto sostenuto dalla Soldi: «La censura non c’è. C’è solo la fantasia della sinistra che alimenta campagne basate su autentiche fanfaluche». Ciò, però, finisce col creare un caso nel caso. «Può un membro della vigilanza - sottolinea Mario Carotenuto, capogruppo del M5S in commissione di Vigilanza - entrare in possesso di documenti per altri inaccessibili e che in base alle normative aziendali non possono essere diffusi all’esterno?».