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Fleximan, l'autovelox lo incastra: chi è l'uomo che abbatteva i rilevatori di velocità

Giuseppe China

Con gli autovelox non aveva pietà. In un anno ne avrebbe messi fuori uso cinque. Ieri però "Fleximan" è stato individuato e denunciato da carabinieri di Adria e dal Nucleo operativo radiomobile. Nei confronti Enrico Mantoan (nella foto), 42 anni di Padova, ma residente nel Polesine noto per la vicinanza a Forza Nuova, pende l’accusa di danneggiamento. Tutti gli episodi contestati sono stati compiuti nella provincia di Rovigo: il primo risale alla notte tra il 18 e il19 maggio 2023, quando a Bosaro lungo la stradale 16 venne danneggiato l’apparecchio preposto alla rivelazione della velocità dei veicoli. Esattamente due mesi dopo «Fleximan» colpisce ancora e sempre a Bosaro. In seguito, a ridosso della vigilia di Natale, vengono abbattuti gli autovelox di Corbola e Taglio di Po. Infine il caso di Rosolina, paese a circa chilometri a est di Rovigo, lungo la statale 309 Romea al chilometro 71.

 

 

Proprio quest’ultimo episodio è risultato decisivo per le indagini, dato che tra gli elementi che incastrerebbero l’uomo ci sono i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. Ma non è finita qui perché gli investigatori durante la perquisizione della dimora di "Fleximan" hanno sequestrato attrezzature e oggetti inerenti l’indagine. Non bisogna dimenticare che il quarantaduenne avrebbe agito sempre con la stessa modalità: un taglio netto con il flessibile al palo che sorregge l’apparecchiatura dell’autovelox. La popolarità di "Fleximan" è dovuta soprattutto ai social network. Dove gli utenti si sono divisi tra chi si è schierato a favore dell’uomo, da molti è stato definito un eroe, e quelli che lo hanno criticato duramente.

 

 

Di questa seconda categoria fa parte l’associazione nazionale familiari e vittime della strada che in più di un’occasione ha ricordato che «gli autovelox salvano vite». Inoltre non bisogna dimenticare che la vicenda di "Fleximan" ha scatenato numerosi episodi di emulazione, in Piemonte, Lombardia, Puglia e soprattutto nella provincia di Padova tra l’estate scorsa e i primi mesi dell’anno. Senza dubbio la Regione più colpita è il Veneto dato che negli ultimi mesi sono stati abbattuti quindici autovelox. Sullo strumento di rilevazione della velocità si è espressa recentemente pure la Corte di Cassazione.
Gli ermellini, a cui ha fatto ricorso un avvocato di Treviso, hanno stabilito che tali strumenti debbano ricevere una doppia approvazione, autorizzazione e omologazione. Decisione che rischia di mettere definitivamente infuori gioco gli autovelox.