Chef Rubio denuncia l'aggressione, indaga la Digos: "Telecamere al vaglio"
Chef Rubio, il nome con cui è noto il cuoco e conduttore tv Gabriele Rubini, ha presentato denuncia alle forze dell'ordine per aggressione. Sono al vaglio degli investigatori della Digos le immagini delle telecamere che potrebbero aver ripreso qualcosa di utile ad identificare chi, nella tarda serata di ieri, ha lo aggredito fuori dalla sua casa a Frascati, ai Castelli Romani. Rubio, dopo essere stato medicato, si è recato negli uffici della Digos della Questura di Roma per presentare denuncia. Il personaggio tv e noto attivista pro Palestina ieri ha postato le immagini del suo volto tumefatto. "Terroristi, questi sono gli ebrei sionisti: mi hanno aspettato fuori casa in sei e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi", afferma nel post su e in un video su X. In altre immagini sempre diffuse sui social ha mostrato l'interno dell'auto con vetri sui sedili e tracce di sangue. In un'altra foto appare sorridente al pronto soccorso, con un occhio tumefatto.
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Questa mattina Chef Rubio ha postato un nuovo messaggio sempre su X: «Grazie a tutte e tutti per il sostegno - ha scritto mostrando una foto in auto con la testa bendata -. Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la martellata, tagli ed escoriazioni dove mi hanno preso a mattonate, frattura dell’orbita facciale dove sono finiti i 60 pugni mirati, e si ricomincia. Un abbraccio alla comunità ebraica".
Chef Rubio massacrato di botte. “Terrorismo e mafia”, le immagini da codice rosso
Riccardo Pacifici, ex presidente della Comunità ebraica romana, annuncia querele: "Chef Rubio? Da lui possiamo aspettarci di tutto. E risponderà nelle sedi opportune delle accuse gravissime che ha mosso nei confronti della comunità ebraica", ha affermato alla Dire. Il personaggio televisivo, senza mezzi termini, ha accusato dell’agguato "gli ebrei sionisti, sgherri della mafia sionista". "Per questo tipo di cose c’è una definizione ben precisa: istigazione all’odio", ha commentato Pacifici. Nei mesi scorsi Rubini è finito sotto inchiesta per post antisemiti, ma anche per istigazione all'odio razziale. È stato anche fermato dalla polizia con una tanica piena di sangue con la quale si stava recando a un sit-in contro Israele.