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Vaticano, il mattone del Papa è in buona salute: boom immobiliare, volano gli affitti

Andrea Giacobino

Utile in crescita per il mattone del Papa. Lo si scopre leggendo il bilancio 2023 appena depositato di Società per Gestioni di Immobili Roma (Sgir) controllata dall’Istituto per le Opere di Religione (Ior), la banca del Vaticano. La società che affitta una serie di proprietà immobiliari, ha segnato infatti un profitto di oltre 876mila euro rispetto a quello di 770mila euro del precedente esercizio che mandato interamente a riserva dall’assemblea dei soci ha fatto salire il patrimonio netto a quasi 27 milioni.

 

La crescita dell’utile è derivata dal monte affitti che anno su anno è progredito da 1,9 milioni a oltre 2 milioni sul patrimonio immobiliare in carico a 25,7 milioni mentre i debiti si sono dimezzati 980mila euro a 448mila euro, restituendo allo Ior 500mila euro di finanziamento soci e pur contando ancora su 1,4 milioni di liquidità. La società è presieduta da Carlo Della Chiesa d’Isasca e nel consiglio figurano Gian Franco Mammì e Maria Teresa Carone rispettivamente direttore generale e responsabile contabilità e bilancio dello Ior. Tra gli inquilini romani ci sono le tre sorelle Alessandra, Barbara e Valentina Mezzaroma, figlie del costruttore romano Pietro, con la loro società in comune e la Fondazione Luigi Einaudi.