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Che tempo che fa, il mese di aprile "tra i più caldi della storia". Mercalli: "Sprecare la scienza"

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"Il mese di aprile è stato l'11° mese più caldo della storia senza interruzioni": Luca Mercalli, celebre climatologo, ha lanciato l'allarme dallo studio di Che tempo che fa. "In Italia questo mese si è diviso in due parti, la prima parte caldissima con temperature che hanno sfiorato i 30° e una seconda parte con il ritorno del freddo, pioggia e qualche gelata. Il freddo della seconda parte non ha compensato l'anomalia di caldo della prima", ha spiegato l'esperto per poi precisare ancora: "In Italia il mese di aprile appena trascorso è stato il 9° più caldo su 224 anni. Sempre ai piani alti della statistica del caldo". Quindi, con i dati alla mano, l'ospite di Fabio Fazio ha provato a esternare le ragioni per cui oggi ci si trova a dover discutere di cambiamento climatico e dei suoi devastanti effetti.

 

 

Vent'anni fa sembrava che quello del clima fosse un problema nuovo. In realtà, ha raccontato Mercalli, si è trattato esclusivamente di "farlo conoscere". "Oggi le cose sono cambiate: a quel sentimento ottimista della scienza internazionale che credeva nell'informazione come elemento di azione, è subentrato questo carattere di frustrazione generalizzata, di rabbia, di depressione", ha però precisato il climatologo. Il motivo è stato quindi ricordato dall'esperto: "Perché abbiamo impressione di sprecare la scienza. È come aver fatto una diagnosi e il paziente non vuole fare la cura. Allora tanto valeva non fare i medici e lasciare al fato la nostra salute", ha concluso. 

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