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Torino, altra guerriglia dei pro-Palestina. Poi la minaccia: “Occuperemo tutte le università”

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’All eyes on Rafah. Blocchiamo tutto’. È questo lo striscione dietro il quale è sfilato il corteo pro Palestina che ha poi raggiunto il centro fiere del Lingotto dove si sta svolgendo la 36esima edizione del Salone del libro. Alcune centinaia i partecipanti alla manifestazione che stanno scandendo gli slogan ’Free Palestine’, ’Fuori i sionisti dal Salone’ e sventolando bandiere palestinesi. «Vogliamo sapere perché la voce della Palestina non può entrare al Salone. Tutto quello che vogliamo è portare i colori della Palestina in ogni evento culturale pubblico che coinvolge la cittadinanza. È inaccettabile che si continui a censurare la nostra voce quando la storia ci chiede di assumerci una responsabilità», le parole al megafono dei manifestanti riuniti in presidio. E poi ecco la tensione: i manifestanti hanno tentato di forzare gli ingressi per entrare all’interno della kermesse ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine con gli scudi.

 

 

A conclusione della manifestazione e dei momenti concitati ecco la minaccia finale: «Non possiamo interrompere il nostro percorso di lotta, da lunedì occuperemo tutte le università torinesi perché quello che sta succedendo è una catastrofe. Vogliamo bloccare tutto perché se la voce di più di 40 mila morti non arriva alle orecchie dei potenti, continueremo noi ad alzarla e da lunedì ci faremo sentire fortissimo».

 

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