Covid, vaccino AstraZeneca ritirato in tutto il mondo: i motivi della marcia indietro
AstraZeneca ha iniziato il ritiro a livello mondiale del suo vaccino contro il Covid-19 a causa di «un’eccedenza di vaccini aggiornati disponibili» che prendono di mira nuove varianti del virus. L’annuncio segue la decisione della società farmaceutica dello scorso marzo di ritirare volontariamente l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione Europea, ovvero l’approvazione alla commercializzazione di un medicinale negli Stati membri. Ieri l’Agenzia europea per i medicinali ha emesso un avviso secondo cui il vaccino non è più autorizzato all’uso.
"Può causare sindrome da trombosi": l'ammissione di Astrazeneca sul vaccino anti-Covid
AstraZeneca - riporta il Guardian - ha affermato che la decisione è stata presa perché ora è disponibile una varietà di vaccini più recenti che sono stati adattati per colpire le varianti di Covid-19. Ciò aveva portato a un calo della domanda del vaccino AstraZeneca, che non viene più prodotto né fornito. L’azienda ha messo in luce poi come «i nostri sforzi sono stati riconosciuti dai governi di tutto il mondo e sono ampiamente considerati come una componente fondamentale per porre fine alla pandemia globale». Il Guardian ricorda infine che, sebbene il vaccino sia risultato complessivamente sicuro ed efficace, comportava il rischio di un effetto collaterale raro ma grave, noto come trombosi con trombocitopenia o TTS. La rara sindrome si è verificata in circa due o tre persone su 100mila vaccinate con il vaccino Vaxzevria.
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