napoli

Vannacci a Napoli, assalto rosso e scontri con la polizia: "La democrazia degli antifascisti…"

Ci mancavano i no-Vannacci. Si sono registrati scontri a Napoli tra forze dell'ordine e un gruppo di manifestanti che stava protestando contro la presenza del generale Roberto Vannacci, candidato per la Lega alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno, a un aventi di presentazione del suo libro. Il contatto tra polizia e "No-Van" c'è stato lungo via Nazario Sauro. I manifestanti hanno tentato di forzare il cordone della polizia in tenuta antisommossa per raggiungere il luogo della presentazione del libro di Vannacci, sul lungomare. "Napoli non ti vuole, fattene una ragione”, “Cacciamolo” alcuni degli slogan sugli striscioni dei manifestanti. Gli attivisti hanno lanciato "bombe d'acqua" verso la polizia e hanno acceso fumogeni colorati. Dopo gli scontri si sono diretti in corteo verso la galleria Umberto I. "Non capisco perché non vengono in sala in pace, io sono per il confronto civile, li ascolterei e mi confronterei con loro", ha commentato Vannacci in riferimento alla protesta. "on temo per la mia incolumità e non mi sento accerchiato. Ringrazio i contestatori, che danno ulteriore lustro e importanza a questo evento", ha commentato. 

 

Ai giornalisti che gli chiedevano se si ritenesse un "personaggio divisivo" viste le "frequenti contestazioni", Vannacci ha risposto: "Fa parte della censura fisica e morale che vige in questo Paese. Questa è la democrazia degli antifascisti…". Il generale ha poi aggiunto: "capita che nella democrazia nella quale viviamo, i locali che ospitano le mie presentazioni vengano addirittura minacciati. È successo a Verona, dove il proprietario ha dovuto desistere, è successo a Mantova, dove hanno rinunciato, ma la presentazione verrà spostata in un altro locale. Anche questa tecnica di cercare di censurare, di attribuire frasi che non sono quelle vere, si sta rivelando un’attività totalmente controversa e che suscita risultati opposti a quelli che si propone". Vannacci ha quindi voluto, ironicamente, "ringraziare i contestatori: danno ulteriore lustro e importanza a questo evento. Invito queste persone a venire in questa sala e a rappresentarci i loro pensieri, le loro critiche, le loro idee. E ringrazio le forze dell’ordine, che sono sempre presenti".