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Primo maggio, l'incontro tra la sindaca Cisint e Sbarra: lavoro e "caso Monfalcone"

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Lungo e significativo incontro, in occasione del Primo Maggio, fra il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint e il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra, accompagnato dai dirigenti regionali e provinciali dell’organizzazione, sui temi del lavoro e della tutela della salute dei lavoratori che hanno spinto il sindacato a scegliere Monfalcone come sede della manifestazione nazionale. In precedenza Cisint si era incontrata anche con il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri per un confronto sulle stesse questioni.

In particolare, Sbarra ha inteso ringraziare l’amministrazione comunale per il supporto e la disponibilità data per ospitare l’evento e per l’attenzione che il Comune pone nel rapporto con le forze sociali e nelle politiche del lavoro. E’ emersa un’ampia convergenza fra le posizioni della Cisl e la piattaforma che riguarda il “caso Monfalcone” rispetto alla revisione del sistema produttivo riguardo il subappalto e la selezione delle ditte d’appalto e in merito al tema della sicurezza del lavoro legata anche al rischio amianto, che Sbarra ha richiamato anche nel suo intervento dal palco.

Il Segretario della Cisl ha sottolineato alcuni dei risultati dei recenti provvedimenti governativi, come quello della parità contrattuale all’interno dei diversi settori, per contrastare il fenomeno del dumping salariale, l’assunzione di 766 ispettori Inail per rafforzare i controlli e la gestione dei fondi di coesione per lo sviluppo.

“Per dare dignità e valore al lavoro - ha rilevato a sua volta Cisint - non serve la demagogia e le banalità dei luoghi comuni come in alcuni passaggi di Landini.  Occorre comprendere la realtà delle situazioni produttive e lavorare concretamente per invertire un sistema che nelle grandi aziende come il nostro cantiere si è affermato all’inizio degli anni Duemila e attraverso l’arrivo incontrollato di stranieri ha ridotto le tutele salariali e contrattuali e determinato problemi sociali rilevanti nel territorio, dovuti anche la non disponibilità all’integrazione delle nuove presenze, specie quelle musulmane. Monfalcone oggi è il punto di massima evidenza per leggere il fenomeno degli appalti in Italia e le relative conseguenze che si riverberano sull’emarginazione della manodopera locale e sulla gestione cittadina. Il nostro territorio rappresenta in modo emblematico da un lato la capacità di trasformazione puntando sull’innovazione, la sostenibilità e l’occupazione nei settori più qualificati, dall’altro il permanere nei cantieri navali di un sistema produttivo da rinnovare ancora profondamente nel segno della responsabilità sociale d’impresa. Per questo dare valore al lavoro è diventato in questo mandato l’obiettivo prioritario del Comune e il “caso Monfalcone” posto al tavolo ministeriale è diventato un simbolo del modello di sviluppo da dare al nostro Paese”.

Anche nell’incontro con Bombardier, il sindaco Cisint ha illustrato la particolare realtà cittadina. Il segretario nazionale della Uil ha manifestato grande attenzione per le questioni sollevate e ha accolto l’invito fatto dal sindaco Cisint affinchè la parti sociali, a tutti i livelli, si facciano parte della battaglia portata avanti da mesi dall’Amministrazione comunale.

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