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Europee, la denuncia di Democrazia Sovrana e Popolare: "Firma falsificata e usata per un'altra lista"

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Una denuncia per sostituzione di persona, il sospetto di una appropriazione di firme altrui nella raccolta di sottoscrizioni per le liste delle elezioni europee. Il caso, potenzialmente esplosivo, ci porta a Giarre, comune siciliano in provincia di Catania. Un dirigente di Democrazia Sovrana Popolare, partito impegnato nella difficile corsa per raccogliere le firme necessarie a partecipare alle elezioni dell'8 e del 9 giugno, si è presentato dai carabinieri, a Palermo, per presentare una denuncia che parte dalla "sparizione" di un certificato elettorale per la sottoscrizione della lista. Il documento sarebbe dovuto arrivare dal Comune di Giarre al partito ma, per la sorpresa del diretto interessato, risultava già inviato a sostegno di un'altra compagine. 

 

Il denunciante pertanto ritiene che la sua firma "sia stata falsificata, autenticata, depositata e utilizzata per la sottoscrizione e presentazione di un'altra lista", si legge nella denuncia - che Il Tempo ha potuto visionare - depositata il primo maggio 2024 negli uffici della stazione dei carabinieri di Palermo Centro e che ipotizza il reato di sostituzione di persona.

Democrazia Sovrana e Popolare come nuovo organismo, così come Pace Terra Dignità di Michele Santoro, è impegnato nella raccolta delle firme necessarie per correre alle europee: il numero minimo per potersi presentare nella circoscrizione Isole è di 15mila sottoscrizioni, di 75mila per tutto il territorio nazionale.

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