Erba, dal diario di Olindo la frase mai vista prima: "È una confessione"
La decisione sulla revisione della sentenza ai danni di Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati all'ergastolo per la strage di Erba ma la cui colpevolezza è stata messa in dubbio da una istanza promossa dinanzi alla Corte d'Appello di Brescia, è stata rinviata al 10 luglio. Quel giorno si saprà de la storia processuale dell'atroce delitto dell'11 dicembre del 2006 potrebbe essere riscritta. Intanto emerge una pagina del diario scritto in carcere a Como da Olindo Romano che sembra essere un punto a favore della tesi colpevolista.
Una Tac come "super prova": così Rosa e Olindo sperano della revisione
A pubblicare lo stralcio è il settimanale Giallo di Cairo editore che riporta un passaggio in particolare scritto da Romano, una preghiera dedicata alle vittime di Erba: "Madonnina della neve, nostra signora di Fatima, signora del Rosario, accogli nel tuo regno il piccolo M. Yussef, sua mamma C. Raffaella, sua nonna G. Paola e C. Valeria a cui noi abbiamo tolto il tuo Dono, la Vita. 24.04.07", si legge nella pagina del diario tenuto in cella nel carcere di Como al Bassone. Olindo avrebbe scritto quelle parole quattro mesi dopo la strage, come dsi evince dalla data. Secondo la ricostruzione del settimanale non ci sono dubbi, "sono parole sue", e si tratta di "una vera e propria confessione spontanea che nessuno gli aveva chiesto di scrivere, né i carabinieri, né i magistrati. Nessuno sapeva nemmeno che Olindo stesse tenendo un diario segreto, nascosto dentro una Bibbia", si legge in una nota della rivista.
Parole che pesano come un "macigno" sulla revisione del processo che ha portato alla condanna dei coniugi, continua Giallo, perché rappresentano "un'ulteriore prova della loro colpevolezza", scrive il settimanale. Tuttavia la difesa di Rosa e Olindo è convinta di aver dimostrato con nuove evidenze l'estraneità dei due nel massacro nella casa di Erba dove persero la vita Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli, la vicina di casa Valeria Cherubini e, dopo una lunga agonia, il marito di quest'ultima, Mario Frigerio. Il 10 luglio conosceremo la decisione dei giudici.