nessun complotto
Giambruno, erano "ladri di ricambi d'auto": caso verso l'archiviazione
Due ladri di ricambi d'auto in cerca di pezzi da vendere al mercato nero. Uno ha nome e cognome, essendo stato identificato dalla Digos. L'altro potrebbe esserlo a breve. Non c'è nessun complotto dietro al caso dei due personaggi che avrebbero tentato di entrare nell'auto di Andrea Giambruno, ex compagno di Giorgia Meloni, a novembre dello scorso anno, fermati da un agente di scorta vicino alla casa della premier. In mancanza di nuovi e concreti riscontri, a breve ci sarà la richiesta di archiviazione da parte della procura di Roma, scrive il Corriere. SI attende solo di conoscere l'identità del secondo uomo. Ma è escluso che abbia a che fare con i servizi segreti come chiarito dal sottosegretario Alfredo Mantovano.
L'Aise era spuntato quando i primi sospetti hanno portato a due ex uomini della scorta della presidente del Consiglio, ma le evidenze emerse dalle indagini hanno ridimensionato il fatto a un presunto tentativo di ricettazione da parte di due ladri comuni. Tra l'altro il reato, forse anche per l’intervento dell'agente, non è stato neanche consumato visto che non hanno portato via nulla dall'auto di Giambruno. Quindi a breve anche il capitolo giudiziario verrà chiuso.