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Aviaria, il virologo Bassetti tiene alta la guardia: “Rischia di essere la prossima pandemia”

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L’aviaria non va affatto sottovalutata. È questo il parere, affidato all’Adnkronos, di Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, che commenta così le notizie sul virus emerse negli ultimi giorni: “In Usa il problema del riscontro anche nel latte bovino del virus influenzale H5N1 è importante. Il fatto che l’Oms e la Fao evidenzino che serva innalzare l’attenzione sull’aviaria e sul consumo di latte crudo dimostra che siamo di fronte ad un fenomeno diverso da quello visto 25 anni fa, con i primi casi nei volatili. Oggi l’aviaria H5N1 non è più un problema di quella specie, dovremmo forse smetterla di chiamarla aviaria perché oggi colpisce i bovini degli allevamenti e si sta avvicinando pericolosamente all’uomo. Dire che non va consumato il latte crudo, in Usa almeno, vuol dire che ci può essere un potenziale rischio che l’H5N1 diventi il prossimo problema pandemico”.

 

 

Bassetti, che si trova a Barcellona dove interverrà all’Escmid Global Congress che riunisce i maggiori microbiologi clinici e infettivologi, si è soffermato in particolare sulla valutazione preliminare del rischio associato al patogeno - “basso ma evolve insieme al virus” - fatta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) insieme all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) e alla Woah (Organizzazione mondiale della sanità animale). Dopo il Covid ora c’è un nuovo nemico alle porte?

 

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