Antonio Scurati, la bufala della censura Rai: era solo una questione di soldi
Sta montando una polemica in merito al monologo sul 25 aprile che lo scrittore Antonio Scurati avrebbe dovuto recitare stasera nel corso della puntata di "Che sarà...", il programma condotto da Serena Bortone. Ad annunciare che l'ospitata è stata cancellata è stata la giornalista stessa, che con un post sui social ha comunicato di aver saputo "con sgomento e per puro caso che il contratto di Scurati è stato annullato" senza "spiegazioni plausibili". Insorgono le opposizioni, con il Pd e il M5s che ripartono con il solito refrain di "Telemeloni" e di "cultura e antifascismo che fanno paura alla Rai meloniana". A fare chiarezza su quanto accaduto, però, ci ha pensato il Direttore dell'Approfondimento della Rai, Paolo Corsini.
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"Nessuna censura. La partecipazione dello scrittore Antonio Scurati alla trasmissione 'Che sarà...', condotta da Serena Bortone, non è mai stata messa in discussione, come dimostrano i comunicati stampa e gli elenchi ospiti ad uso interno. Credo sia opportuno non confondere aspetti editoriali con quelli di natura economica e contrattuale, sui quali sono in corso accertamenti a causa di cifre più elevate di quelle previste e altri aspetti promozionali da chiarire connessi al rapporto tra lo scrittore e altri editori concorrenti", ha dichiarato. "Al di là di queste mere questioni burocratiche, la possibilità per Scurati di venire in trasmissione non è mai stata messa in discussione. Nessuna censura", ha assicurato.