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Sapienza, l'ultima è lo sciopero della fame contro Israele. "Nessun assalto al commissariato"

Dopo gli scontri di martedì continua la protesta dei collettivi della Sapienza di Roma contro gli accordi con Israele. “Da stamattina abbiamo dichiarato di essere in sciopero della fame ad oltranza finché la rettrice Polimeni non faccia dei passi in avanti nei nostri confronti e ascolti le nostre richieste”, ha detto Francesca Lini di Cambiare Rotta, a margine della conferenza stampa organizzata dai collettivi universitari all’esterno del palazzo del rettorato dove due ragazzi sono ancora incatenati. “Ieri sera è successo che La Sapienza, e noi ce la prendiamo in primis con la rettrice Polimeni, ha deciso ancora una volta di appaltare ancora una volta la gestione del rapporto con gli studenti con la comunità accademica alle forze dell’ordine”, afferma Leonardo Cusmai di Cambiare Rotta. “È successo poi che il corteo alle porte della città universitaria è stato caricato più volte da agenti in antisommossa”, continua l’attivista, che chiarisce che non c’è stato alcun tipo di assalto al commissariato, dopo il fermo di due manifestanti: “L’intenzione era quella di portargli la massima solidarietà di fronte la sede del commissariato”. Intanto la guerra tra Israele e Hamas a Gaza va avanti, nonostante le proteste degli studenti.

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