dopo gli scontri
Sapienza, continua la protesta: studenti incatenati e sciopero della fame
Dopo gli scontri di ieri con la polizia, gli studenti dell’università La Sapienza di Roma hanno comunicato di aver intrapreso oggi uno sciopero della fame in segno di protesta e per esprimere solidarietà al popolo palestinese. Lo riferiscono le organizzazioni studentesche di sinistra con una nota. "Abbiamo deciso di intraprendere uno sciopero della fame incatenati sotto al rettorato del nostro ateneo - affermano -. Ci rivolgiamo a tutti coloro le cui coscienze sono scosse dalle terribili immagini che arrivano da Gaza, dalla preoccupante condizione in cui versano tutti i territori palestinesi sotto attacco continuo, e dalla possibilità sempre più reale di una escalation generalizzata della guerra in Medio Oriente e non solo", fanno sapere. "Siamo arrivati alla scelta di questa forma di protesta non violenta, dopo mesi di una mobilitazione eterogenea e diffusa che ha visto in diversi settori della società una presa di posizione netta contro le guerre, per un cessate il fuoco, per fermare l’escalation in corso che rischia di trascinare il mondo in una terza guerra mondiale a pezzi. A tutto questo però è corrisposto soltanto un preoccupante avvitamento antidemocratico che nei casi più estremi si è tradotto anche in manganelli e violenza repressiva su studenti e studentesse, tanti gli ultimi eventi noti", aggiungono.
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Alcuni poliziotti sono rimasti feriti a seguito degli scontri con un gruppo di 300 studenti della Sapienza a Roma che ha provato a forzare in viale dell’Università il cordone della Polizia. A causa del tentativo dei manifestanti di forzare il blocco degli agenti, sono scoppiati dei tafferugli a cui sono seguite delle cariche di alleggerimento che hanno portato al ferimento dei poliziotti. "È assurdo che alcuni gruppetti estremisti dell’università La Sapienza hanno aggredito le Forze di Polizia, danneggiando a pugni le auto della vigilanza fino ad arrivare a tentare di assaltare il Commissariato. Siamo alla follia e mi auguro che saranno prese serie ed adeguate iniziative nei confronti di questi forsennati intenti a difendere ideologie in assoluta contrapposizione con i nostri principi ed i nostri valori costituzionali", ha dichiarato Maurizio Gasparri. "Un conto é manifestare per le proprie idee, un conto é inneggiare ad Hamas e aggredire il popolo in divisa impegnato costantemente nella difesa e nella sicurezza del nostro Paese. Bene ha fatto la rettrice dell’università La Sapienza Polimeni, alla quale esprimo tutta la mia solidarietà, a non accogliere le loro richieste. Non ci faremo intimidire da questi teppisti. Non l’avranno mai vinta. Noi stiamo dalla parte di Israele e della democrazia", ha aggiunto il presidente dei senatori di Forza Italia.