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Campi Flegrei, "cataclisma inevitabile": il servizio choc della tv svizzera è virale

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Sta facendo discutere molto il servizio lanciato dalla televisione svizzera in merito all'aumento dell'attività sismica nell'area dei Campi Flegrei. Nella settimana tra l'8 e il 14 aprile sono stati localizzati 242 terremoti con magnitudo maggiore o uguale a zero, il più forte con magnitudo di 3.7 sulla scala Richter. A comunicarlo è stato l'Ingv, nel bollettino settimanale sui Campi Flegrei emesso dalla sezione di Napoli – Osservatorio Vesuviano. "È tutto sotto controllo", ha asscurato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Non racconta lo stesso il reportage mandato in onda da Rsi. Se dovesse esserci una vera e propria eruzione, Napoli verrebbe sepolta da trenta metri di cenere. Questa la tesi avanzata. 

 

 

In un documentario dal titolo "Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa", si vedono piazza del Plebiscito sommersa dalle nubi ardenti, la Chiesa di San Francesco da Paola incendiata e la collina di San Martino risparmiata dalla catastrofe ma allarmante. Le immagini, certo, trasmettono un senso di inquietudine e spaventano chi le guarda. Ma ad allertare tutti contribuiscono anche le dichiarazioni degli esperti intervistati. "Su Napoli incombe una minaccia, un pericolo che spaventa l’Europa, alcuni scienziati ritengono che i Campi Flegrei siano responsabili della scomparsa dell’uomo di Neanderthal, 40 mila anni dopo ci sono segnali di risveglio, la catastrofe potrebbe avvenire in qualsiasi momento", afferma uno di loro. "Il vulcano dei Campi Flegrei contiene ormai così tanta lava e tanta pressione che il cataclisma è inevitabile e inizia alla Solfatara", scandisce un altro. 

 

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