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Omnibus, il generale Cuzzelli: "Omicidi mirati", il piano di Israele contro l'Iran

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L'annunciata risposta di Israele all'Iran avverrà, ma non nei tempi e nei modi che "opinione pubblica e media occidentali si aspettano", spiega Giorgio Cuzzelli, già generale di brigata dell'Esercito Italiano e consulente di sicurezza internazionale. Non ci sarà un'azione "massiccia", ma Tel Aviv, secondo le previsioni dell'alto ufficiale, continuerà a "uccidere colpendo tutti i rappresentanti iraniani all'estero", e mirando a separare Teheran dai suoi succedanei, ossia i gruppi di miliziani come Houthi e Hezbollah. 

 

Insomma, Israele continuerà a "colpire eventualmente altri agenti di influenza iraniani", mentre un attacco su territorio iraniano avrebbe gravi ripercussioni politiche, spiega Cuzzelli. Tel Aviv "è fortemente probabile che continui in questa sua politica di assassinii mirati e di colpire gli interessi iraniani all'estero", spiega il generale. Ma così facendo non dimostra di non far seguire alle promesse azioni concrete? Il militare fa osservare che nell'ambito della deterrenza, l'annuncio del governo di Benjamin Netanyahu avrà l'effetto di tenere l'Iran "in sospeso", sempre in attesa dell'azione israeliana. 

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