Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Aosta, spunta il supertestimone sul femminicidio: “Come due vampiri…”

  • a
  • a
  • a

Continuano le indagini sul caso dell’omicidio di una donna trovata senza vita in una chiesa diroccata in frazione Equilivaz. A La Salle, vicino Aosta, La Stampa ha intercettato un testimone che racconta ciò che ha visto poco prima del ritrovamento, datato venerdì 5 aprile: “Non c'è nessun furgone bordeaux in questa storia. Sono sicuro perché li ho visti. Martedì mattina, il 2 di aprile, quei due ragazzi erano qui davanti. Camminavano, erano a piedi. Lei molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra. Erano vestiti come due dark, tutti di scuro. Come quei ragazzi che venerano la morte. Ho pensato, ecco due vampiri. E ho pensato anche un'altra cosa, per cui adesso provo molta vergogna, lei era così pallida che sembrava un cadavere. Non riesco più a dormire sapendo quello che è successo”.

 

 

“Mi hanno raccontato - prosegue nel suo discorso il testimone, che ha già verbalizzato tutto con i carabinieri - di essere arrivati dal confine svizzero. Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. E poi volevano andare a campeggiare sulle montagne. Per questo so che non esiste il furgone di cui ho sentito parlare al telegiornale. Perché mi hanno chiesto indicazioni per la fermata del pullman, io li ho accompagnati e li ho visti salire a bordo. Non li ho visti soltanto io quel giorno, ma una persona che conosco li ha visti anche al ritorno, quando sono scesi dal pullman proprio all'altezza del sentiero che porta alla chiesetta. Avevano le borse della spesa. Ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Lui era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi. Non sembrava un tipo violento, tutt'altro. Non sembrava nemmeno uno con problemi di droghe. Con me è stato gentile. Io non credo che l'abbia uccisa”. 

 

 

“Mi sembravano due di quei ragazzi che si tagliano e si procurano delle ferite. Emo. Dark. Non so come definirli. Ragazzi sofferenti”, l’ultima frase riferita al quotidiano piemontese. Al momento, mentre la Procura di Aosta indaga per omicidio, si aspettano i risultati dell’autopsia. Dagli inquirenti filtra poco, soltanto una frase: “O una lite o un suicidio”. E intanto è già partita la richiesta di acquisire le immagini dei due (pare entrambi francesi) dentro al supermercato: la pista per trovare il ragazzo e risolvere il femminicidio è questa.

Dai blog