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Aosta, mistero sul femminicidio in una chiesa sconsacrata. Caccia al furgone rosso

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Fitto mistero sull’omicidio della ragazza trovata morta nella cappella diroccata di Equilivaz, una borgata non lontano da La Salle. A notare il cadavere e a dare l’allarme sono stati dei passanti, degli escursionisti. I primi riscontri medico legali sul corpo della donna indicano un decesso per cause violente. Sono state riscontrate ferite gravi all’addome. Ferite che fanno escludere l’ipotesi di un malore e quella del suicidio. Domani è in programma l’autopsia, affidata all’anatomopatologo Roberto Testi, che potrà accertare le reali cause della morte. 

 

 

Intanto sul fronte delle indagini, condotte da carabinieri del reparto operativo di Aosta e coordinate dal pm Manlio d’Ambrosi, gli inquirenti sono alla ricerca di un furgone rosso bordeaux. Sarebbe stato visto per due giorni parcheggiato nei pressi del ponte di Equilivaz, da dove parte il sentiero che porta alla chiesetta sconsacrata. Accanto è stata trovata una borsa piena di vestiti e degli avanzi di cibo. Nessun segno di colluttazione. La ragazza, di età tra 20 e 30 anni, non è stata ancora identificata (potrebbe essere francese): l’assenza di versamenti copiosi accanto al corpo potrebbe fare presumere che sia stata uccisa altrove e portata a morire lì. Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza sulla statale 26, tra Aosta e Courmayeur a caccia del furgone bordeaux, che viene cercato in tutta la Valle. Un giallo in piena regola.

 

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