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Stellantis, bordata di Salvini: "Visti i miliardi che ci hanno messo gli italiani..."

Matteo Salvini, è intervenuto al convegno “Autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario” in corso presso il Museo dell’Automobile di Torino e a margine dell'evento non poteva mancare un commento su Stellantis, la holding nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e PSA, ormai sempre più lontana dall'Italia, "Visti i miliardi che ci hanno messo gli italiani e i governi non è l’epilogo che si meritavano Torino, il Piemonte e gli operai”, ha risposto ai cronisti il vicepremier e ministro delle Infrastrutture. “Il ministro Urso sicuramente farà il massimo, ma di italiano è rimasto poco, fisicamente, moralmente e produttivamente. Mi spiace perché hanno rovinato una bellissima storia”. 

Il leader della Lega ha spiegato che "oggi sono a Torino e domani sarò a Bari, conto che il centrodestra in Piemonte stravinca non perché il Pd ha dei problemi, ma perché abbiamo ben governato. Mi auguro poi che dopo anni di sinistra con Decaro e Emiliano, il centrodestra, spero a guida Lega, vinca anche a Bari, ma non per le inchieste, non per le sparatorie, non per le famiglie mafiose, non per il voto di scambio. Su quello lascio lavorare i giudici e i giornalisti". “Non commento i problemi del Pd. A differenza di quello che fa la sinistra sono garantista e non commento inchieste e problemi giudiziari che riguardano il Pd e la sinistra, a Torino o a Bari” aggiunge Salvini. 

Tra le iniziative del vicepremier c'è quello della "pace dilizia". "Sulla casa stiamo lavorando non per condonare abusi esterni, ma per aiutare milioni di famiglie che non riescono a comprare o vendere la loro abitazione. Tutto quello che è all’interno delle abitazioni magari da dieci, venti, quarant’anni, e riguarda la maggior parte delle case italiane, sta bloccando gli uffici comunali e per quanto mi riguarda va regolarizzato - spiega Salvini -  Il cittadino paga, il Comune incassa e il mercato riparte. Mi sembra una cosa assolutamente ragionevole, che non riguarda ovviamente le zone sismiche, quelle archeologiche, le ville abusive lungo i fiumi, sulle spiagge o sulle pendici dei vulcani”.

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