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Migranti, notte di sbarchi a Lampedusa: gli ultimi numeri dell'emergenza

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Christian Campigli
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Un'emergenza che non conosce sosta. Nonostante i numeri, rispetto allo scorso anno, siano decisamente migliorati per merito di accordi che il nostro Paese è riuscito a stringere con Tunisia e Libia. Nuova notte di sbarchi sull'isola di Lampedusa dove sono arrivati 333 migranti su sei diversi barchini che sono stati soccorsi al largo dell'isola. Un'altra piccola imbarcazione è arrivata autonomamente. Sono oltre 1.200 le persone ospiti dell'hotspot di Lampedusa. È invece atteso intorno alle 13.30, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa AdnKronos, l'arrivo a Pozzallo (porto in provincia di Ragusa) della Mare Jonio. La nave dell'ong Mediterranea ha tratto in salvo cinquantotto naufraghi in acque internazionali, a circa cento miglia dalle coste libiche.

 

 

 

Un'operazione di soccorso complessa durante la quale, come denunciato dalla stessa ong, una motovedetta della Guardia costiera libica ha sparato colpi di arma da fuoco, creando panico tra i migranti, alcuni dei quali si sono gettati in mare. "Alcuni fonti riferiscono che le imbarcazioni erano più d'una, e molti migranti sono stati caricati nella motovedetta e riportati in Libia, altri ancora sono riusciti a buttarsi in acqua", ha sottolineato il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. Per il primo cittadino si è trattato di "una vera e propria operazione di guerriglia a danno di persone inermi, oltreché contro un’imbarcazione italiana. Occorre che il governo italiano intervenga urgentemente per salvaguardare i nostri connazionali impegnati in operazioni umanitarie e tuteli anche esseri umani indifesi". Già allertate le autorità sanitarie per potenziare l’assistenza in banchina con l’aiuto di una equipe di psicologi.

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