Migranti, notte di sbarchi a Lampedusa: gli ultimi numeri dell'emergenza
Un'emergenza che non conosce sosta. Nonostante i numeri, rispetto allo scorso anno, siano decisamente migliorati per merito di accordi che il nostro Paese è riuscito a stringere con Tunisia e Libia. Nuova notte di sbarchi sull'isola di Lampedusa dove sono arrivati 333 migranti su sei diversi barchini che sono stati soccorsi al largo dell'isola. Un'altra piccola imbarcazione è arrivata autonomamente. Sono oltre 1.200 le persone ospiti dell'hotspot di Lampedusa. È invece atteso intorno alle 13.30, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa AdnKronos, l'arrivo a Pozzallo (porto in provincia di Ragusa) della Mare Jonio. La nave dell'ong Mediterranea ha tratto in salvo cinquantotto naufraghi in acque internazionali, a circa cento miglia dalle coste libiche.
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Un'operazione di soccorso complessa durante la quale, come denunciato dalla stessa ong, una motovedetta della Guardia costiera libica ha sparato colpi di arma da fuoco, creando panico tra i migranti, alcuni dei quali si sono gettati in mare. "Alcuni fonti riferiscono che le imbarcazioni erano più d'una, e molti migranti sono stati caricati nella motovedetta e riportati in Libia, altri ancora sono riusciti a buttarsi in acqua", ha sottolineato il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. Per il primo cittadino si è trattato di "una vera e propria operazione di guerriglia a danno di persone inermi, oltreché contro un’imbarcazione italiana. Occorre che il governo italiano intervenga urgentemente per salvaguardare i nostri connazionali impegnati in operazioni umanitarie e tuteli anche esseri umani indifesi". Già allertate le autorità sanitarie per potenziare l’assistenza in banchina con l’aiuto di una equipe di psicologi.