Eredità Agnelli, l'ordinanza che gela gli Elkann: "Verosimile che..."
Novità nella vicenda giudiziaria dell'eredità Agnelli. Il tribunale del Riesame conferma, seppure in sede cautelare, l'ipotesi accusatoria della Procura spiegando che non può "escludersi" una "dolosa consapevolezza in capo ad alcuno dei quattro coindagati", ossia i tre fratelli Elkann. "La frode è stata verosimile oggetto di dolo" in capo ai nipoti di Marella Caracciolo, la vedova di Gianni Agnelli, scrivono i giudici secondo quanto riporta il Corriere della sera. I tre erano "in ottimi rapporti con la nonna" e ne conoscevano "abitudini e problematiche di salute che rendevano prevalente la sua permanenza in Italia". Dopo la morte della donna. "è verosimile che abbiano avallato, con dolorosa volontà adesiva, le strategie già suggerite e realizzare con la fattiva consulenza di Gianluca Ferrero", ossia il commercialista di famiglia, anche lui indagato.
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Il Riesame nell’ordinanza ha confermato il decreto di sequestro emesso dai magistrati torinesi il 6 marzo di documenti cartacei e digitali. Ma soprattutto nel documento vengono ripercorse le tappe dell'intricata vicenda in cui sono indagati John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Ferrero e il notaio svizzero Robert Urs Von Gruninghem. Tutto gira intorno alla presunta residenza fittizia di Marella Caracciolo Agnelli in Svizzera: secondo i magistrati, la donna almeno dal 2014 avrebbe vissuto in Italia per la maggior parte del tempo. Pesano le testimonianze del personale di servizio che hanno confermato "l’assoluta ed incontestata permanenza in Italia", scrivono i giudici.
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Dalla causa che vede contrapposti Margherita Agnelli (figlia dell’Avvocato e Marella Caracciolo) e i tre figli Elkann sono scaturiti i reati contestati tra cui la truffa ai danni dello Stato per il mancato pagamento della tassa di successione su un patrimonio di circa 900 milioni di euro. Per gli avvocati difensori – Paolo Siniscalchi, Federico Cecconi, Carlo Re – riporta ancora il Corriere, il mancato pagamento dell’imposta sarebbe in caso da considerarsi un illecito di natura amministrativa.