catene e manette
Ilaria Salis resta in cella, domiciliari negati. In aula con manette e catene
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Ilaria Salis resterà in cella in Ungheria. La donna è comparsa in tribunale davanti al giudice ungherese, che ha deciso di negarle gli arresti domiciliari. A colpire sono le immagini arrivate dal tribunale, con Salis ancora con le manette ai polsi, i ceppi alle caviglie e legata ad una guardia attraverso una grossa catena. "Le circostanze non sono cambiate, esiste sempre il pericolo di fuga", le motivazioni del giudice Jozsef Sós. Per problemi tecnici il giudice ha deciso di non ascoltare una delle vittime e i due testimoni previsti per oggi. Ha ascoltato Ilaria Salis e poi comunicato la decisione sui domiciliari. È stata fissata inoltre al 24 maggio la prossima udienza. L'attivista milanese 39enne è detenuta da 13 mesi in un carcere di massima sicurezza Budapest con l'accusa di avere aggredito due militanti di estrema destra.