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Onu, Cina e Russia affossano la risoluzione Usa per il cessate il fuoco a Gaza
Non è passata al Consiglio di sicurezza dell’ Onu la risoluzione sul Medio Oriente presentata dagli Stati Uniti, che vincolava il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza alla liberazione degli ostaggi israeliani. Il testo, che ha avuto 11 voti favorevoli su 15, è stato bloccato dal veto della Russia e della Cina. «Ancora una volta la Russia mette la politica davanti ai progressi», è il commento dell’ambasciatrice degli Stati Uniti all’ Onu, Linda Thomas-Greenfield, che ha lamentato il fatto che la Russia, insieme alla Cina, hanno bloccato con il veto la risoluzione americana con l’unico obiettivo di vedere fallire il tentativo degli Stati Uniti. Prima del voto la diplomatica americana aveva chiesto il sostegno alla risoluzione dicendo che «vogliamo vedere un immediato e continuato cessate il fuoco come parte di un accordo che porti al rilascio di tutti gli ostaggi che sono nelle mani di Hamas e altri gruppi e permetta che entrino molti di più aiuti umanitari che salvano la vita a Gaza».
Intanto questa mattina è durato circa un’ora il colloquio tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, tornato oggi in Israele. Lo riferisce il sito israeliano di notizie Ynet. Dopo l’incontro con Netanyahu, il segretario di Stato Usa ha avuto un faccia a faccia con Benny Gatnz, che siede nel gabinetto di guerra israeliano, come confermato da un portavoce del ministro e riportato dal Times of Israel. Stando a quanto reso noto, Gantz e Blinken hanno parlato dell’annunciata operazione militare israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e Gantz ha assicurato al segretario di Stato Usa che Israele continuerà a consentire «soluzioni umanitarie» per aiutare i civili dell’enclave palestinese nel mirino delle operazioni militari israeliane contro Hamas dall’attacco dello scorso 7 ottobre in Israele.