Commissione Antimafia, gemiti dal microfono acceso: cosa è successo
Fuori programma nel corso della lunga audizione del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, alla Commissione parlamentare Antimafia sull'inchiesta legata agli accessi illeciti alle banche dati dello Stato. Mentre il magistrato forniva numeri e indicazioni relativi al presunto dossieraggio su politici e personaggi noti di sport e spettacolo, degli strani gemiti hanno invaso l'audio-diffusione. In quel momento stava parlando Andrea Orlando che è stato interrotto da due suoni che a chi era presente sono apparsi subito inequivocabili. Va detto che oltre ai presenti all’audizione, in collegamento da remoto erano molte le persone a seguire la diretta. I suoni hanno creato evidente imbarazzo e una certa ilarità, anche a Cantone scappa una risata. "Stiamo forse interrompendo qualcosa di importante"; ha detto ironicamente Orlando. "C'è un audio acceso da casa...", avverte allora Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare antimafia. Tra il brusio e le risatine dei presenti poi la seduta continua. In seguito la precisazione su cosa è avvenuto. “Era un parlamentare malato da lungo tempo che ha avuto una forma di dolore vero", ha spiegato il senatore Pd e membro della commissione Antimafia Walter Verini. "Capisco la curiosità ma stopperei subito la cosa. Pur da malato questa persona assiste agli incontri e magari scrive perché non può parlare", ha detto il dem intervistato da Giorgio Lauro ed Enzo Iacchetti a "Un Giorno da Pecora" su Radio 1 Rai.
La stessa Colosimo spiega: "Mi prendo la responsabilità di dire che quanto sta girando sull’audizione di oggi è falso. Dalla mia postazione vedo lo schermo e non si tratta di quanto viene riportato. Si tratta di un commissario che seppur malato continua lodevolmente a seguire i lavori dell’antimafia. Auspico che ora si torni a parlare solo dei gravi contenuti emersi nelle audizioni".