il post del generale
Vannacci: "Avanti a testa alta". E la Lega denuncia: inchiesta a orologeria
«Sono molto sereno! Vado avanti a testa alta!». È la frase che campeggia sul profilo Facebook del generale Roberto Vannacci, finito sotto inchiesta per peculato e truffa in relazione alle spese durante il suo incarico a Mosca. L’ispezione svolta dal ministero della Difesa sull’autore del best seller «Il mondo al contrario», si è infatti conclusa con almeno tre contestazioni che riguardano presunte indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, e rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che in realtà non sarebbero stati organizzate. La relazione è stata già trasmessa alla magistratura, e la procura militare ha aperto un procedimento con le accuse di peculato e truffa. I controlli svolti dallo Stato maggiore della Difesa riguardano il periodo in cui Vannacci ha ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca e, come riportato dal Corriere della Sera, avrebbero evidenziato «criticità, anomalie e danni erariali nelle autocertificazioni e richieste di rimborso depositate» che secondo gli ispettori «devono essere valutate dall’autorità giudiziaria».
Vannacci contattato da LaPresse afferma: «Non parlo di questioni di servizio con la stampa - ha detto -, continuerò a fare la mia vita come l’ho fatta fino ad ora e di questa questione ne parlerò nelle sedi opportune, qualora sia necessario». A parlare per lui è invece il suo legale, Giorgio Carta, che nel pomeriggio ha inviato una nota in cui spiega che «le notizie diffuse oggi dalla stampa riguardo al generale Vannacci risultano fare riferimento ad attività d’ufficio già accuratamente ricostruibili dall’interessato oltreché del tutto regolari. Ovviamente, nel rispetto del codice dell’ordinamento militare, tutti i chiarimenti del caso saranno forniti nelle sole sedi istituzionali». «Il generale Vannacci è assolutamente sereno - conclude carta -, continua la sua attività divulgativa e presenterà le proprie considerazioni nelle sedi opportune».
Notizie che arrivano mentre si parla di Vannacci per una candidature alle prossime elezioni europee. Tanto che la Lega parla di «inchiesta ad orologeria. È un uomo amato dai cittadini e scomodo al Palazzo. Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta».