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Firenze, choc al convegno pro-Gaza: "Sionista", cosa appare sullo schermo

Christian Campigli
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Un paragone che fa, letteralmente, accapponare la pelle. Che va ben oltre il dissenso per l'azione militare di un Paese, per altro, da sempre amico dell'Italia. Un convegno dove il confronto, il dibattito e il rispetto sembrano essere stati concetti dimenticati. "La stessa mentalità che ha permesso l’antisemitismo contro il popolo ebraico in Europa è la stessa che sta permettendo questo Olocausto contro il popolo palestinese”. Lo ha detto Mustafa Barghouti, membro del Consiglio legislativo palestinese, intervenendo alla Conferenza internazionale ‘Pace e giustizia in Medio Oriente, focus Palestina’ tenutasi a Firenze. Ma non basta. "Siamo stati sottoposti a 57 anni di occupazione militare, che è diventata l’occupazione più lunga della storia moderna, oggi siamo sottoposti a un apartheid molto peggiore di quello del Sudafrica - ha aggiunto Barghouti - E siamo vittime del sistema dei coloni che continua ad espandersi con la costruzione di insediamenti". Parole che hanno giustamente indignato il console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, Marco Carrai (nella foto). 

 

"Oggi mi sono vergognato di essere cittadino di Firenze”. Lo stesso Carrai, nel corso del pomeriggio, ha diffuso una nota. "Nel Salone dei Cinquecento,  mentre i relatori parlavano, è apparso sullo schermo questo messaggio: “Olive Roots: Marco Carrai, Marchino, che viene dato il controllo della Fondazione Mayer anche se non affatto perfino laureato. Soltanto perché sionista.” Mi auguro che tutte le forze politiche e gli organizzatori del convegno si dissocino in modo non formale da quanto successo, altrimenti sarò costretto a denunciare gli organizzatori del convegno". Una vicenda che, inevitabilmente, ha creato aspre tensioni anche a Palazzo Vecchio.

 

"Il Presidente del Consiglio Comunale, Luca Milani, si è assunto una responsabilità pesante, offrendo il palcoscenico a chi ha tentato addirittura di giustificare i fatti del 7 ottobre scorso - ha sottolineato  il consigliere di Italia Viva, Barbara Felleca - Dando prova di arroganza istituzionale ha offeso il Consiglio e tutta la città, dimostrando di non essere adeguato al ruolo che ricopre". Perentoria anche la presa di posizione del capogruppo di Fdi, Alessandro Draghi. “Marco Carrai è stato nominato presidente della Fondazione Meyer prima dell'attacco improvviso di Hamas. È stato nominato per il suo cv, per il suo profilo imprenditoriale e per la sua spiccata capacità di potersi relazionare con realtà imprenditoriali e attrarre risorse, sia in Italia che all'estero, a sostegno delle attività filantropiche e sociali del Meyer. Non entro in merito alle posizioni, scontate ed ovvie, che il console di Israele ha sulla crisi di Gaza, farebbe strano fosse il contrario; ma ritengo infondata qualsiasi delegittimazione riguardo al ruolo di presidente della fondazione dell'ospedale pediatrico. La sinistra attacchi pure Carrai per le sue posizioni in politica estera, ma non sfiori il ruolo di Presidente della Fondazione Meyer. Ci sono 5 bambini palestinesi di Gaza ricoverati al Meyer. Quanti ne hanno in cura i centri sociali che manifestano tutti i sabato?".

 

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