Vittorio Emanuele di Savoia, il gesto di Aimone d'Aosta ai funerali: "Pacificazione"
I rappresentanti delle case reali europei sono arrivati al Duomo di Torino per i funerali di Vittorio Emanuele di Savoia, scomparso sabato 3 febbraio a 86 anni a Ginevra. Dalla regina Sofia di Spagna al principe Alberto di Monaco molti hanno voluto dare l'addio al figlio dell'ultimo re d'Italia. Il feretro ha lasciato il Duomo di Torino dove si è svolta la cerimonia funebre alla presenza di Capi di Stato, esponenti di famiglie reali europee ed extraeuropee, rappresentanti di associazioni monarchiche e amici della famiglia reale. In prima fila, sul lato sinistro dell’altare all’altezza della Cappella che custodisce la Sacra Sindone, la famiglia reale, con Marina Doria, Emanuele Filiberto, la moglie Clotilde e le due figlie Vittoria e Luisa, la sorella di Vittorio Emanuele Maria Pia di Savoia. Il feretro del figlio dell’ultimo re d’Italia raggiungerà ora la Basilica di Superga per la sepoltura.
Per casa Savoia si apre nuova era. Il drappo reale posato sulla bara di Vittorio Emanuele al suo ingresso in Duomo per le esequie è stato posto sulla bara da quattro Cavalieri Collari dell’Annunziata membri della famiglia, Sua Altezza Reale Aimone di Savoia Aosta, il conte Agostino Guarienti di Brenzone, il Principe Dimitri di Yugoslavia e Principe Serge di Yugoslavia. La presenza di Aimone, che è giunto in chiesa un’ora prima del previsto, è stata letta dai presenti come un gesto di pacificazione tra la nuova generazione di esponenti della famiglia reale dopo i dissidi tra Vittorio Emanuele e Amedeo d’Aosta per il ruolo di capo di Casa Savoia, un segnale dunque che da domani, dopo le esequie del figlio dell’ultimo re d’Italia, inizia una nuova era.