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Molotov a Firenze e il video "firmato" Hamas: un sospettato dai carabinieri
Un ragazzo di circa vent’anni, figlio di genitori di origini giordane e palestinesi, è il principale sospettato per l’episodio del lancio di molotov contro il consolato americano di Firenze e il relativo video con una rivendicazione in lingua araba. Il giovane che attualmente si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria è stato perquisito questa notte da carabinieri del Ros e Digos e in questo momento si trova al comando provinciale dei carabinieri in borgo Ognissanti a Firenze.
La notizia è stata commentata dal vicepremier e ministro Matteo Salvini: "Fermato il presunto responsabile delle molotov al consolato Usa di Firenze: è un 20enne con genitori stranieri. Chiediamo chiarezza e giustizia al più presto, in Italia non ci sono spazi per estremisti e violenti", scrive su Facebook il leader della Lega. Ieri era stata fatta recapitare ad alcuni organi di stampa una rivendicazione a nome The whole world oh Hamas che minacciava altri e peggiori attentati contro gli Usa in Italia come risposta alla crisi in Medio Oriente.
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Secondo quanto riporta Adnkronos il giovane vive in provincia di Firenze e nella sua casa gli investigatori diretti dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura del capoluogo toscano avrebbero trovato diversi riscontri, tra cui gli indumenti che il 20enne avrebbe indossato la notte in cui sono state lanciate le due bottiglie molotov nelle vicinanze della sede diplomatica americana. Gli investigatori dei carabinieri con la collaborazione della polizia postale sarebbero risaliti al presunto attentatore seguendo le tracce telematiche lasciate per diffondere la rivendicazione del gesto che in un video è stato attributo ad Hamas. Il giovane si trova da ore nella caserma dei carabinieri, dove è in corso l'interrogatorio. Ancora non sarebbe scattato, tuttavia, il decreto di fermo.