Meteo, a febbraio il ribaltone? Giuliacci: "Anomalie termiche"
Siamo quasi alla fine del mese di febbraio e l'inverno vero non ha ancora fatto il suo ingresso trionfale. Il clima mite e le giornate soleggiate hanno, per ora, avuto la meglio. "Le temperature, infatti, sono state spesso più elevate rispetto a quelle che ci si aspetterebbe in questa stagione, con pochi e brevi episodi di freddo che hanno portato neve solo in alcune zone collinari, mentre in pianura e sulle cose è stata del tutto assente", si legge su meteogiuliacci.it. Il motivo? Secondo il team di esperti del colonnello Mario Giuliacci, "il cambiamento climatico sta avendo un impatto sempre più marcato sul clima del Mediterraneo, una delle aree più sensibili del pianeta, un cosiddetto 'hotspot climatico'".
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Da quali fenomeni possiamo rendercene conto? L'arrivo della neve, solitamente ospite fissa nelle regioni settentrionali della penisola italiana, è ormai diventato tutt'altro che scontato. "Le anomalie termiche negative, ovvero i periodi più freddi, sono sempre più brevi e meno intense. Al contrario, le anomalie calde, con temperature che superano di 8-10 °C le medie stagionali, sono in aumento, in ogni stagione, con una frequenza allarmante", spiegano i meteorologi. Febbraio porterà con sè dei cambiamenti importanti? No. "I modelli matematici non sembrano promettere grandi novità, la maggior parte vede ancora alte pressioni subtropicali su tutta l’Europa occidentale e il Mediterraneo", scrive la squadra del fisico dell'atmosfera. Tuttavia, non si possono escludere "ondate di freddo".