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Papa Francesco rinuncia alla lettura del discorso: "Ho il respiro affannato"

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"Avrei da leggere un discorso lungo, ma ho il respiro un po' affannato; vedete, ancora questo raffreddore che non se ne va! Mi prendo la libertà di consegnare il testo a voi così che lo leggiate. E grazie, grazie tante": con queste parole Papa Francesco, all'inizio dell'udienza alla Delegazione della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (Fiuc), in occasione della celebrazione del centenario di fondazione, ha rinunciato a leggere lo scritto preparato per l'occasione. "Grazie: vorrei ringraziare per questo incontro, per il bene che fanno le università, le nostre università cattoliche: seminare la scienza, la Parola di Dio e l'umanesimo vero. Vi ringrazio tanto", ha continuato a braccio il Pontefice. "E non stancatevi di andare avanti: avanti sempre, con la missione tanto bella delle università cattoliche. Non è la aconfessionalità che dà loro identità: è un aspetto, ma non l'unico; è forse quell'umanesimo chiaro, quell'umanesimo che fa capire che l'uomo ha dei valori e che vanno rispettati: questa è forse la cosa più bella e più grande delle vostre università. Grazie tante". Quindi il discorso è stato consegnato ai presenti.

 

 

La scelta del Santo Padre è tornata ad allarmare i fedeli. A fine novembre la Sala Stampa della Santa Sede, dopo l'infiammazione polmonare, aveva fatto sapere: "Le condizioni del Santo Padre sono stazionarie, non ha febbre, ma permane l’infiammazione polmonare associata a difficoltà respiratoria. Continua la terapia antibiotica". Le dimissioni sono una possibilità, ma non ora. È così che Papa Francesco ha risposto a Fabio Fazio, durante un’intervista a Che Tempo Che Fa sul Nove. "Non è un pensiero né una preoccupazione né un desiderio, ma una possibilità aperta a tutti i Papi – ha detto Bergoglio –. Ma al momento non è al centro dei miei pensieri”. “Finché mi sento di servire vado avanti", se cambierà la condizione "sarà da pensarci", ha spiegato il Pontefice. E alla domanda su come sta, ha risposto: “Ancora vivo”. 

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