Fuori dal coro
Fuori dal coro, la denuncia sulle follie green dell’Ue: pasta e biscotti fatti con i grilli
“Cosa stiamo cedendo in cambio di un futuro green?”. Farina di Grillo, biscotti e pasta prodotti con farina di Tenebrio Molitor – la larva della farina – e cavallette made in Italy marchiate DOP che fanno gola alle grandi multinazionali. Fuori dal coro, il programma di Rete4 di Mario Giordano smaschera il nuovo business che avanza in Italia, avallato dalle nuove normative dell’Unione Europea. La trasmissione di Mediaset sbarca ad Alba, culla del vino italiano e terra di produzione delle frisone da latte. Lo fa in un Piemonte dove l’agricoltura è sempre più in crisi ma luogo dove sta nascendo una nuova fiorente attività produttiva: fattorie di grilli, larve e cavallette per alimentazione animale e umana. “Dal 29 dicembre tutta l'Unione europea può produrre vendere e acquistare cibi fatti con le farine di questi insetti” esordisce l’inviato presentando l’unica fattoria in Italia ad allevare insetti. A fare da padrone di casa Ivan Albano, amministratore delegato della fattoria, che lo introduce alla fattoria. L’inviato di Mario Giordano chiede subito: “Ti rendi conto che tu fai questa cosa nel paese del prosciutto di Parma? Della bufala?”.
Leggi anche: Cibo artificiale: contrari 7 italiani su 10. Prandini: "Italia leader qualità alimentare"
Albano non si scompone: “Sì, assolutamente sì – dice convintamente –. Sono gli degli insetti assolutamente mansueti, non mordono”. Il giornalista di Fuori dal coro allora ribatte: “Questi li possiamo mangiare e che cosa ci possiamo fare?”. Pronta la risposta: “Sempre e solo farina. Questo è un insetto che poi come si fa la farina di pesce, si fa la farina di insetto. Possiamo metterlo nell'impasto del ragù, possiamo mettere in un hamburger” L’inviato è incredulo: “Noi stiamo parlando di questo nel paese del Barolo, nel paese della tradizione, nel paese del food”. L’amministratore delegato però contrattacca: “Nel paese dove mangiamo le rane, dove mangiamo le lumache – sottolinea –, i miei studi e le mie indagini dicono che il 35% delle persone sono disposte a consumare insetti nel piatto”. Il servizio va avanti con un Mario Giordano sempre più basito in studio e che si lascia anche andare a qualche espressione di troppo in favore di telecamera. “Queste sono le tenebrio molitor – le larve da farina – in Francia hanno scelto questo insetto come food, noi abbiamo scelto il grillo”. “Si può fare la pastasciutta, i biscotti?” chiede l’inviato. Il produttore annuisce: “Si può mettere una piccola percentuale della farina di questo insetto per alzare le proteine contenute in un alimento che normalmente ne ha poche”.
Nuove prospettive alimentari in una filiera che ha tutto per diventare il nuovo grande business del secolo: “È un business di sostenibilità” lo chiama Albano, “un business delle multinazionali” lo definisce l’inviato di Giordano. “Tutto ciò che fa denaro poi alla fine finisce lì – ammette l’imprenditore che afferma anche di essere stato già contattato dal ‘sistema’ – siamo fermamente convinti di non farlo perché noi vogliamo arrivare avere un'eccellenza italiana come il Parmigiano Reggiano”. “Tu punti al Grillo DOP?” chiede stupito il giornalista. “Esatto” risponde Albano. Il finale del servizio è da brividi e fa sorridere ironicamente Giordano in studio: aziende alimentari molto conosciute vogliono investire sulla fattoria e hanno commissionato studi per capire come orientare il consumo degli occidentali. “Ci vogliono far mangiare questa roba?” chiede l’inviato, “Ci vogliono permettere di poter cambiare un po’ le nostre abitudini alimentari” chiosa l’amministratore delegato.